giovedì 23 febbraio 2017

PRECOCI IN PENSIONE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI, MA A DETERMINATE CONDIZIONI

La legge di Stabilità, ha stabilito, che dal 1° maggio 2017, i lavoratori precoci possono uscire con 41 anni di contribuzione versata, indipendentemente dall'età anagrafica se 12 mesi di questi contributi, anche non consecutivi sono stati versati prime del compimento del diciannovesimo anno di età e solo se rientrano nella categoria di lavori considerati usuranti e gravosi. Ma per raggiungere la quiescenza anticipata, non basta solo questo requisito, ma occorre appartenere a specifici profili, che immancabilmente finiranno con l'assottigliare la platea di coloro che potranno ricorrervi. Ci sono delle condizioni aggiuntive oltre a quello della precocità ed alternative tra di esse che la legge richiede e che sono: 1) essere invalido civile con una riduzione della capacità lavorativa, accertata dalle competenti commissioni, almeno pari o superiore al 74%, 2) assistere da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3 della legge 104/1992, 3) si trovano in stato di disoccupazione dovuto da cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento; licenziamento collettivo; licenziamento per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura di conciliazione obbligatoria (ex art. 7, della legge 604/1966), hanno finito integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante da almeno tre mesi, 4) essere lavoratore dipendente che da almeno sei anni, in via continuativa svolge attività rischiose o difficoltose rientrando in una delle undici decretate dalla Legge di Bilancio, come ad esempio lavoratore edile, camionista, infermiere con lavoro a turni... 5) prestare un lavoro usurante come ad esempio lavori notturni, alla catena di montaggio, ecc. , il tutto sperando di rientrare nel numero di domande che sono coperte dalle risorse finanziarie programmato per ogni anno dalla legge, ad esempio 360 milioni di euro per il 2017,550 milioni di euro per l’anno 2018; 570 milioni di euro per l’anno anno 2019; 590 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2020. Qualora il numero di domande siano superiori rispetto alle risorse finanziarie, la decorrenza dei trattamenti pensionistici viene differita in base alle priorità. In definitiva le condizioni per poter accedere al beneficio sono due; A) dodici mesi di contributi entro il 19° anno di età, B) necessariamente in aggiunta una delle condizioni sopra elencate.

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