martedì 14 febbraio 2017

MELANO DNA VINCENTE - LA STORIA DI FRANCESCO

La storytelling, oggi si usa definirla con questo termine, ossia la narrazione dell’inaugurazione odierna del rinnovato stabilimento della Whirlpool di Melano potrebbe essere tranquillamente riassunta in un nome e cognome: Francesco Biocco. Entrato a Melano pressoché ragazzo nel lontano 1978, è stato invitato sul palco, a fianco del vice ministro dello Sviluppo Economico Teresa Bellanova, del presidente Whirlpool Emea e vice presidente Whirlpool Corporation Esther Berrozpe, di Davide Castiglioni amministratore delegato Whirlpool Italia e vice presidente operazioni industriali Whirlpool, del sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola a fine cerimonia nel simbolico taglio del nastro nell’ideale varo della Melano 2.0, con il grado di lavoratore con più anzianità lavorativa del sito Whirlpool, e i colleghi in maniera tanto spontanea quanto genuina e sincera, si sono scatenati in uno scrosciante applauso nei suoi confronti, scandendo il suo nome, tanto da far rimanere sorpresi anche i vertici aziendali di cotanto calore e affetto. Ha in pratica viaggiato nella macchina del tempo dell’evoluzione del plant, fino al 2006 dedito alla produzione di frigoriferi. Da Merloni Elettrodomestici, passando per Indesit Company e oggi Whirlpool Emea. Ma forse è colui che meglio di ogni altro riesce a essere l’icona di quel DNA vincente oggi enfatizzato, di uno stabilimento, oggi modello e vanto di queste terre scarnificate negli anni scorsi dalla crisi che ha divorato tanti posti di lavoro. Uno stabilimento che al di la dei “santi in Paradiso”, qui, infatti, sono passati Sandro Pertini e Papa Giovanni Paolo II°, due giganti dei nostri tempi, che nei quasi cinquanta anni di vita, grazie al suo DNA vincente e a quello dei tanti lavoratori che ci sono passati, ha saputo resistere in passato a vari tentativi di chiusura, non ultimo quello del 2013, ha saputo resistere al terremoto del 1997, ma anche resistere alle gomitate della globalizzazione dei giorni nostri, superando in maniera brillante la riconversione di metà anni 2000, passando dai frigoriferi ai piani cottura in vetroceramica, alle cucine e poi ancora i piani gas. Tutte sfide vinte con risultati brillanti, con ottime performance, grazie soprattutto a quel DNA vincente, fatto dal saper fare, dalla tenacia, dalla passione, dall’orgoglio, caratteristiche ereditate dal metal-mezzadro, la mitica ed indimenticata figura dell’operaio contadino che oggi Francesco Biocco ha saputo rappresentare in nome di tutti i colleghi. (s.b.)

(Il taglio del nastro, Francesco Biocco è il primo da sinistra)


(La benedizione del Vescovo di Fabriano, Stefano Russo)

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