"Valanga" di sì alla
piattaforma Fim-Uilm per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici che ha
raccolto il 96,93% dei consensi dei lavoratori iscritti. Le richieste saranno
girate già in serata a Federmeccanica per l'avvio immediato del negoziato.
"Ci auguriamo che non si perda tempo e che già dalla prossima settimana si
possa aprire la trattativa. La categoria ha bisogno di un contratto che sarà
negoziato e approvato secondo quanto previsto dal Testo Unico del 10 gennaio
2014, non appena sarà reso operativo attraverso i dati sulla rappresentanza
certificati", spiega il leader Fim, Marco Bentivogli. "Ci auguriamo
che Federmeccanica, pur nella necessità di innovare il modello contrattuale,
sia conseguente all'apertura della scorsa settimana evitando di consegnare la
nostra categoria allo stallo delle relazioni industriali che bene hanno fatto
nel fronteggiare la crisi", conclude.
La
consultazione è stata effettuata in 7.142 aziende coinvolgendo 449.632
lavoratori. Di questi, gli aventi diritto al voto iscritti alla Fim e alla Uilm
erano 293.250. Hanno votato in 258.320. I Sì sono stati 249.370, i no 7.869 mentre
le schede bianche e nulle sono state pari a 1.054.
Dopo
i Consigli generali di Fim e Uilm del 16 luglio per l'approvazione della
piattaforma per il rinnovo del Ccnl 2016-2018, si sono svolte le assemblee in tutte le fabbriche metalmeccaniche associate a
Federmeccanica, dopo
le dichiarazioni di quest'ultima di voler aprire il confronto, per un
contratto a costo zero (nello specifico l’offerta è di 2,76 euro lordi al mese
per i prossimi tre anni). La trattativa per il contratto, si presenta come uno
dei rinnovi più difficili della storia della categoria. Per cogliere velocemente le opportunità che questo
periodo offre, serve cambiare davvero a partire dal modello delle relazioni tra
imprese e lavoratori in senso più partecipativo. Una spinta convinta verso la
partecipazione è il miglior antidoto ai massimalismi e ai populismi che hanno
contraddistinto parte del sindacato e anche dell’imprese, garantendo un vero
protagonismo a chi ogni giorno si impegna per salvaguardare l’occupazione,
operando per rafforzare le imprese in una sintonia di interessi e comunanza di
obiettivi. La permanenza e sviluppo delle aziende passerà, non solo con
l’innovazione tecnologica ma anche attraverso la qualificazione dei lavoratori,
su cui il gap di competenze da recuperare nel nostro paese è enorme. Per questo
è fondamentale puntare con decisione, come sancito chiaramente nella nostra
piattaforma per il rinnovo del CCNL, alla formazione professionale continua
come strumento per il miglioramento delle competenze dei lavoratori che sono il
perno attorno al quale si costruiscono qualità efficienza e produttività.
L’investimento sulle persone deve essere accompagnato anche da una revisione
dell’inquadramento professionale che valorizzi e riconosca le professionalità
richieste in ambito lavorativo ed espresse sempre più in senso polifunzionale e
polivalente. Per farlo vanno mantenuti i due livelli contrattuali ripristinando
la detassazione sul secondo livello contrattuale, anche al fine di sostenerne
una significativa diffusione.
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