La
legge di Stabilità, ha stabilito, che dal 1° maggio 2017, i lavoratori precoci
possono uscire con 41 anni di contribuzione versata, indipendentemente dall'età
anagrafica se 12 mesi di questi contributi, anche non consecutivi sono stati
versati prime del compimento del diciannovesimo anno di età e solo se rientrano
nella categoria di lavori considerati usuranti e gravosi. Ma per raggiungere la
quiescenza anticipata, non basta solo questo requisito, ma occorre appartenere
a specifici profili, che immancabilmente finiranno con l'assottigliare la
platea di coloro che potranno ricorrervi. Ci sono delle condizioni aggiuntive
oltre a quello della precocità ed alternative tra di esse che la legge richiede
e che sono: 1) essere invalido civile con una riduzione della capacità
lavorativa, accertata dalle competenti commissioni, almeno pari o superiore al
74%, 2) assistere da almeno sei mesi il coniuge o un parente di primo grado
convivente con handicap in situazione di gravità ai sensi dell’art. 3, comma 3
della legge 104/1992, 3) si trovano in stato di disoccupazione dovuto da
cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento; licenziamento collettivo;
licenziamento per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della
procedura di conciliazione obbligatoria (ex art. 7, della legge 604/1966),
hanno finito integralmente la prestazione per la disoccupazione loro spettante
da almeno tre mesi, 4) essere lavoratore dipendente che da almeno sei anni, in
via continuativa svolge attività rischiose o difficoltose rientrando in una
delle undici decretate dalla Legge di Bilancio, come ad esempio lavoratore
edile, camionista, infermiere con lavoro a turni... 5) prestare un lavoro
usurante come ad esempio lavori notturni, alla catena di montaggio, ecc. , il
tutto sperando di rientrare nel numero di domande che sono coperte dalle
risorse finanziarie programmato per ogni anno dalla legge, ad esempio 360
milioni di euro per il 2017,550 milioni di euro per l’anno 2018; 570 milioni di
euro per l’anno anno 2019; 590 milioni di euro annui a decorrere dall’anno
2020. Qualora il numero di domande siano superiori rispetto alle risorse
finanziarie, la decorrenza dei trattamenti pensionistici viene differita in
base alle priorità. In definitiva le condizioni per poter accedere al beneficio
sono due; A) dodici mesi di contributi entro il 19° anno di età, B)
necessariamente in aggiunta una delle condizioni sopra elencate.
giovedì 23 febbraio 2017
PRECOCI IN PENSIONE CON 41 ANNI DI CONTRIBUTI, MA A DETERMINATE CONDIZIONI
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IMPORTI MASSIMI DEL TRATTAMENTO DI INTEGRAZIONE SALARIALE (CIGO - CIGS - NASPI) RELATIVI ALL'ANNO 2017, IN VIGORE DAL 1° GENNAIO 2017
L’art. 3, comma 6, del Decreto Legislativo n. 148/15 prevede che, con effetto dal 1° gennaio di ciascun anno, a decorrere dall’anno 2016, gli importi del trattamento di cui alle lettere a) e b) dell’art.3, comma 5, del decreto sopra citato (c.d. “tetti” dei trattamenti di integrazione salariale),nonché la retribuzione mensile di riferimento, comprensiva dei ratei di mensilità aggiuntive, da prendere a riferimento quale soglia per l’applicazione del massimale più alto – siano aumentati nella misura del 100 per cento dell’aumento derivante dalla variazione annuale dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.
L’art. 1, comma 287, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 precisa che “Con riferimento alle prestazioni previdenziali e assistenziali e ai parametri ad esse connessi, la percentuale di adeguamento corrispondente alla variazione che si determina rapportando il valore medio dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, relativo all’anno precedente il mese di decorrenza dell’adeguamento, all’analogo valore medio relativo all’anno precedente non può risultare inferiore a zero”.
In applicazione di quanto previsto dal comma 287 sopra richiamato, anche l’aggiornamento degli importi massimi delle prestazioni a sostegno del reddito per il 2017 è stato effettuato sulla base degli importi massimi dell’anno precedente, ossia sulla base dei valori indicati per l’anno 2016.
Nella Circolare n. 36 del 21-02-2017 sono riportate le misura, in vigore dal 1° gennaio 2017, degli importi massimi dei trattamenti di integrazione salariale, dell’assegno ordinario e dell’assegno emergenziale per il Fondo del Credito, dell’assegno emergenziale per il Fondo del Credito Cooperativo, dell’indennità di disoccupazione NASpI, dell’indennità di disoccupazione agricola – nonché la misura dell’importo mensile dell’assegno per le attività socialmente utili.
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sabato 18 febbraio 2017
COMETA FONDO, IL 28 FEBBRAIO SI CHIUDE LA PRIMA FINESTRA PER ADERIRE E CAMBIARE COMPARTO
Per usufruire e gestire al meglio
Cometa, ci sono delle date da tenere sempre bene in mente, entro le quali
è possibile eseguire le operazioni, tramite l’azienda o mediante il proprio
profilo su Cometamatica, come il cambio comparto o la variazione del versamento
mensile. Il 28 febbraio si chiude la prima finestra utile per poter aderire a
Cometa o compiere lo switch, ossia il cambio del comparto.
QUANDO ASSOCIARSI
L'adesione è possibile con le seguenti scadenze e
decorrenze:
· iscrizione
entro il 28 febbraio decorrenza 1 aprile
· iscrizione
entro il 31 maggio decorrenza 1 luglio
· iscrizione
entro il 31 agosto decorrenza 1 ottobre
· iscrizione
entro il 30 novembre decorrenza 1 gennaio
Il lavoratore che intende associarsi deve compilare il
modulo di adesione e una volta firmato va riconsegnato alla propria impresa, la
quale ne riconsegnerà una copia, debitamente timbrata, al lavoratore e sarà la
stessa Azienda a far pervenire il documento d’iscrizione a COMETA. Il Fondo
COMETA invierà al lavoratore una lettera di benvenuto contenente il codice
aderente e la password personale che gli consentirà di
verificare, costantemente, la propria posizione contributiva sul sito Internet
di COMETA.
CAMBIO
COMPARTO
|
All’atto
della adesione, all’associato viene assegnato il comparto “REDDITO”. Al
ricevimento da parte di Cometa della conferma dell’adesione avvenuta mediante
lettera, l’aderente potrà cambiare comparto dal mese successivo senza nessun costo aggiuntivo. Una volta
cambiato comparto se l’aderente dovesse in futuro ritenere la scelta non più
adatta, potrà chiedere, tramite l’accesso a Cometamatica nel rispetto del
limite minimo di permanenza in ciascun comparto – pari a 12 mesi –, il
trasferimento della posizione ad un altro comparto (in termini tecnici,
questa operazione si chiama “switch”). Lo switch può essere effettuato
in quattro distinte occasioni nel corso dell’anno (dette “finestre”), purché
sia soddisfatto il vincolo minimo di permanenza nel comparto (12 mesi): 28 febbraio – 31 maggio – 31 agosto – 30 novembre. Le richieste di cambio pervenute entro le date sopra indicate, verranno
eseguite con il valore di quota del mese successivo.
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venerdì 17 febbraio 2017
BENEFICIO PER ADDETTI A LAVORI USURANTI, ENTRO IL 1° MARZO LA DOMANDA. LINEE GUIDA DELL'INPS
Tempo sino al prossimo 1° marzo per presentare la domanda all’Inps per ottenere i benefici relativi all’accesso alla pensione per gli addetti ai lavori faticosi e pesanti: questi lavoratori possono accedere alla pensione se, nel 2017, maturano la cosiddetta quota (somma di età e pensione) 97,6, se dipendenti, con un minimo di 61 anni e 7 mesi di età (62 anni e 7 mesi per chi possiede contributi da lavoro autonomo) e di 35 anni di contributi.
Se i requisiti sono maturati entro il 2018, la domanda per i benefici relativi all’accesso alla pensione deve essere invece inviata entro il 1° maggio.
Ecco le linee guida dell'Inps a seguito della legge di bilancio 2017.
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martedì 14 febbraio 2017
MELANO DNA VINCENTE - LA STORIA DI FRANCESCO
(Il taglio del nastro, Francesco Biocco è il primo da sinistra) |
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lunedì 13 febbraio 2017
FONDO COMETA:VALORE QUOTA MESE DI GENNAIO 2017
Inizio al rallentatore nel mese di gennaio per i comparti del Fondo Cometa, rispetto al closing di dicembre 2016. Il 2017 sarà un anno di cambiamenti per il fondo. Il fondo Cometa, quello attuale, compie dieci anni di vita, infatti dal 1° gennaio 2007 entrò in vigore l'attuale assetto della previdenza complementare, normato dal D. Lgs 252/05, che chiedeva ai lavoratori di scegliere cosa fare del proprio TFR e dove destinarlo.
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domenica 12 febbraio 2017
LA SECOND LIFE DI MELANO 2.0 - MARTEDI' 14 VERNISSAGE PER IL RESTYLING
Martedì
14 febbraio, alle ore 11 Esther Berrozpe Galindo, Presidente di Whirlpool EMEA
e Vice Presidente di Whirlpool Corporation, e Davide Castiglioni, Vice
Presidente Operazioni Industriali Whirlpool EMEA, apriranno le porte del
rinnovato sito produttivo di Melano per celebrare il completamento di
un’integrazione virtuosa, una storia di successo per l’Azienda, i dipendenti,
le realtà del territorio, il Paese. Interverranno: Teresa Bellanova, Vice
Ministro dello Sviluppo Economico; Luca Ceriscioli, Presidente della Regione
Marche e Giancarlo Sagramola, Sindaco di Fabriano. “Un momento istituzionale –
riferisce una nota dell’azienda – per celebrare insieme ai dipendenti la nuova
veste dello stabilimento marchigiano, che ha rinnovato la propria mission ed è ora
il maggior polo di Whirlpool EMEA per la produzione di piani cottura di alta
gamma. Melano è oggi uno stabilimento Top Class che impiega oltre 800 persone
ed è in grado di produrre oltre 2 milioni di unità all’anno destinati ad
arredare le cucine di tutto il mondo; una fabbrica in grado di esportare non
solo i propri prodotti, ma anche il proprio modello, riferimento per tutta la
macroregione europea”.
“Il domani non muore mai”. Prendendo in
prestito il titolo di uno dei film della celeberrima saga di James Bond, si
potrebbe descrivere così la storia dello stabilimento di Melano Marischio.
Quello stabilimento che nei progetti dell'allora a.d. di Indesit Company, Marco Milani, il 4 giugno
2013 era destinato alla chiusura, poi evitata con la lotta. Un anno dopo, sotto
gli americani di Whirlpool, all'interno del piano integrazione Italia, che
definisce il programma di fusione e integrazione dell'ex azienda di Vittorio
Merloni, con il colosso Usa, Melano, diventa secondo la mission produttiva
assegnatagli, il più grande, ed unico stabilimento della holding
"extralarge" americana, della zona Emea (Europa, Medio Oriente e Africa)
per la produzione di piani cottura''. Ma già ai tempi della produzione dei
frigoriferi, Melano sembrava essere destinato alla chiusura, penalizzato,
per quella tipologia di prodotto dalle ridotte dimensioni, che ne impedivano il
raggiungimento del "break even point", il punto di pareggio di un
milione di pezzi l'anno, condizione necessaria per avere margini di
profittabilità. Ma quella era un'altra storia, così come quelle successive
della riconversione del 2006 nei piani cottura elettrici di Thionville, poi
sostituiti da quelli a gas, alle cucine di Refrontolo e ai maxiforni. La scelta
di Melano come ha spiegato il management di Whirlpool, anche in sede ministeriale, è stata dettata da motivi di carattere industriale, come la
pianta quadrata dell'immobile, dal punto di vista dell'architettura industriale,
la presenza di un adiacente magazzino centralizzato, collegato alla fabbrica da
un tunnel aereo, dismesso dall'uscita dei frigoriferi e che è stato riattivato.
La Melano 2.0, ha visto concentrarsi
gradualmente, a partire dal secondo semestre del 2015 le produzioni distribuite
tra i siti italiani di Cassinetta e Carinaro e all'estero, attualmente in
Polonia a Lodz e Wroclaw. Parallelamente alla concentrazione delle produzioni, sta
avvenendo l'integrazione delle piattaforme con lo scopo di migliorare la competitività
della gamma facendo leva sulle best practices esistenti delle due distinte gamme
esistenti, nonchè lo sviluppo di tutte le estetiche per i diversi marchi del
gruppo. Nel frattempo è stata lanciata una nuova piattaforma a induzione nel
segmento value e l'anno prossimo verrà completato il rinnovo della gamma
induzione con il rifacimento del segmento premium. Inoltre è stata confermata
la produzione dei piani speciali, veri e propri gioielli per la produzione dei
quali è stato creato un reparto apposito all’interno del magazzino
centralizzato, con un cospicuo investimento.
Grazie ai corposi investimenti previsti,
25 milioni di euro, di processo e di riassetto industriale, spalmati nel
quadriennio 2015-2018, nascerà non una "fabbrica cacciavite",
ossia dedita semplicemente all'assemblaggio di particolari provenienti da
fornitori, ma una struttura "verticalmente integrata" per
quello che riguarda la produzione dei piani cottura, ossia si partirà dal
foglio di lamiera fino al prodotto imballato che uscirà per essere
commercializzato. In pratica tutti i processi primari: stampaggio lamiera,
smalteria, serigrafia, incollaggio vetri saranno inseriti nel nuovo layout di
Melano, disegnato in accordo con le filosofie lean al fine di evitare sprechi,
massimizzare la sicurezza e assicurare la qualità. La creazione della
megafabbrica per la produzione dei piani cottura, la cui base di partenza è
stimata a volumi consolidati 2014 in 2,350 milioni di pezzi, ha visto
l'assorbimento del personale operante ad Albacina, eccezion fatta per il
reparto monopresse, che diventerà il “cuore pulsante” della fabbrica, il cui
trasferimento da Albacina, dovrebbe essere completato entro la metà del secondo
semestre del 2017. Il time-lapse della “model factory” Melano, racconta di una
fabbrica che quotidianamente, sia lo scorso anno e in parte anche nel 2017, ha visto
la propria inesorabile trasformazione fisica. Non una mera somma algebrica 1+1
=2, ma un’operazione non semplice tenendo conto che si devono integrare due
aziende Whirlpool e Indesit (anche se societariamente ciò è avvenuto a fine
2016, con la nascita di un nuovo soggetto legale), dalla filosofia produttiva
sostanzialmente differente e due fabbriche Melano e Albacina con un patrimonio
umano e di conoscenze diverse e da non dissipare.
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sabato 11 febbraio 2017
FONDO COMETA, COSA CAMBIERA' PER GLI ADERENTI
Iscritti Sicurezza, Sicurezza 2015, Reddito e Crescita
Resteranno iscritti allo stesso comparto di investimento.
I comparti Sicurezza e Sicurezza 2015 non sono stati interessati dalle modifiche di assetto.
I comparti Reddito e Crescita sono rimasti invariati sia nell’orizzonte temporale che nel grado di rischio. Per raggiungere in maniera più efficace tali obiettivi, hanno subito delle modifiche di assetto.
Iscritti Monetario Plus
Se si ha un’età inferiore ai 56 anni e dal momento della tua adesione a Cometa si è sempre stati iscritti al comparto Monetario Plus, si è ricevuto una raccomandata che avvisa l'aderente dello spostamento della posizione al Comparto Reddito, che ha l’obiettivo di offrire un rendimento previdenziale in linea col TFR con un rischio contenuto.
Cometa ha deciso di effettuare lo spostamento nel comparto Reddito perché ritiene che sia il più adeguato alle esigenze del lavoratore rispetto al Monetario Plus, più adatto a chi, in procinto di andare in pensione, non desidera avere rendimenti ma preservare il proprio investimento.
Se non si vuole lasciare la posizione nel comparto Monetario Plus, fino al 30 aprile si potrà negare il consenso al trasferimento nell’area riservata Cometamatica.
Se si ha un’età tra 56 e 62 anni e dal momento dell'adesione a Cometa si è sempre statoi iscritti al Monetario Plus, si resterà iscritti a tale comparto, ma si ritiene che la linea Reddito, che ha l’obiettivo di offrire un rendimento previdenziale in linea col TFR con un rischio contenuto, sia più adatta alle caratteristiche previdenziali del lavoratore.
Se invece si ha un’età superiore ai 62 anni si resterà iscritti al comparto Monetario Plus.
Grazie alle nuove impostazioni di gestione, tale linea sarà in grado di rispondere in modo ancora più idoneo ai bisogni previdenziali del lavoratore.
Nuovi Aderenti a Cometa
Le posizioni dei nuovi aderenti iscritti a Cometa a partire dal 1° febbraio saranno investite nel comparto Reddito e potranno variare il comparto al ricevimento della lettera di benvenuto con il codice personale e la password per l’accesso all’area riservata Cometamatica.
Dal 1° febbraio 2017, per gli iscritti che aderiscono esplicitamente a Cometa i contributi sono automaticamente versati al comparto “Reddito”.
Per gli iscritti che aderiscono in via tacita i contributi sono invece destinati al comparto “Sicurezza 2015”.
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venerdì 10 febbraio 2017
BUSTA PAGA PESANTE, LE NOVITA' DEL TERZO DECRETO TERREMOTO
Ieri pomeriggio è stato pubblicato il decreto legge 9 febbraio 2017, n. 8, recante “Nuovi interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017”. Come richiesto con forza da CGIL CISL UIL Marche, il decreto corregge la precedente impostazione, prevedendo espressamente che la norma finora in vigore, ossia la disposizione che limitava l’accesso alla “busta paga pesante” ai lavoratori con sostituto d’imposta fiscalmente domiciliato nel cosiddetto cratere, è stata sostituita da nuova disposizione, ai sensi della quale possono ricevere la busta pesante i residenti nei comuni del cratere indipendentemente dal domicilio fiscale del sostituto d’imposta.
La disposizione specifica che non si fa luogo a rimborso di quanto già versato, pertanto la disposizione non è retroattiva e l’IRPEF pagata nella busta paga di gennaio non potrà essere recuperata a conguaglio. Viene invece estesa la finestra temporale di applicazione della busta pesante, inizialmente fissata per il periodo 01 gennaio 2017 – 30 settembre 2017 ed ora prorogata al 30 novembre 2017.
La ripresa del versamento dell’IRPEF sospesa avverrà a decorrere dal dicembre 2017. Cisl Marche sta verificando gli ultimi aggiornamenti al testo relativi alle modalità di restituzione.
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TERREMOTO 26 E 30 OTTOBRE 2016
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lunedì 6 febbraio 2017
APPROVATO IL TERZO DECRETO TERREMOTO, MODIFICA SOSTANZIALE ALLA "BUSTA PAGA PESANTE"
Risolto il pasticciaccio brutto, che tante polemiche ha suscitato, venutosi a creare con la questione della "busta paga pesante" per le zone colpite dagli eventi sismici del 2016. Si aspettava un emendamento al decreto milleproroghe, ed invece il Governo, ha emanato un decreto sul terremoto, il terzo specifico in materia.
La cosiddetta busta paga pesante è riservata alle popolazioni colpite dai terremoti del Centro Italia. La formulazione della decreto 2016 aveva creato un’evidente assurdità: il requisito richiesto, era il domicilio fiscale nelle aree colpite dal terremoto del datore di lavoro (comma 1-bis, articolo 48, decreto 189/2016):
«I sostituti d’imposta, ovunque fiscalmente domiciliati nei Comuni di cui agli allegati 1 e 2, a richiesta degli interessati, non devono operare le ritenute alla fonte a decorrere dal 1° gennaio 2017 e fino al 30 novembre 2017».
Il paradosso venutosi a creare, era quindi che un lavoratore che abita in uno dei 131 comuni del cosidetto "cratere sismico" ma lavora per un’impresa con sede fiscale altrove non poteva usufruire del beneficio.
La proroga stabilita dal nuovo Decreto Terremoto - Ter, invece, come precisa il Governo consente «a tutti i contribuenti domiciliati nei Comuni del cratere di beneficiare della sospensione del pagamento IRPEF da gennaio a novembre 2017, ovunque sia fiscalmente domiciliata l’azienda». Quindi, come più logico cambia il requisito: non più domicilio fiscale dell’azienda ma quello del lavoratore.
Il meccanismo della busta paga pesante prevede la sospensione delle trattenute IRPEF, che non vengono versate al Fisco ma confluiscono direttamente al lavoratore, che di conseguenza avrà più soldi in busta paga. Il testo del nuovo decreto non è ancora disponibile ma le dichiarazioni del Governo non indicano altri cambiamenti. Ricordiamo che nei Comuni di Ascoli Piceno, Fabriano e Macerata nelle Marche , Spoleto in Umbria, Rieti nel Lazio e Teramo in Abruzzo, la sospensione delle ritenute alla fonte da parte dei sostituti d'imposta si applica, così come previsto dal suddetto decreto, limitatamente ai singoli soggetti direttamente danneggiati.
Non si tratta di un meccanismo automatico ma di una richiesta del lavoratore. Non sono previste procedure specifiche ed ogni azienda seguirà le regole di comunicazione interna previste: comunque, i principali sindacati mettono a disposizione specifici moduli per presentare la richiesta all’impresa. Dove ovviamente il requisito è legato al danno diretto, alla richiesta, bisognerà allegare la perizia che lo certifichi. Per la restituzione servirà poi un successivo decreto, che stabilisca modalità e tempi.
(IL MODULO DA PRESENTARE ALL'AZIENDA) |
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venerdì 3 febbraio 2017
giovedì 2 febbraio 2017
NUOVI COMPARTI COMETA, E' ATTIVA LA PROCEDURA ONLINE
Completato l'invio della raccomandata, è attiva la
procedura online per negare il consenso al trasferimento dal comparto Monetario
plus al comparto Reddito.
Ricordiamo che la procedura deliberata prevede un meccanismo di silenzio
assenso per i soli aderenti del Comparto Monetario Plus di età inferiore ai 56,
che verranno spostati dal Monetario Plus al comparto Reddito, fatto salvo il
loro diniego negando il consenso allo spostamento.
L’aderente che intende restare nel comparto Monetario può
accedere alla propria area personale sul sito Cometa e negare il
consenso allo spostamento di comparto fino al 30 aprile 2017 (la scelta è
revocabile entro la medesima data).
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