Nel pomeriggio di mercoledì 23 marzo, si è svolto a Roma, presso
la sede del Ministero dello Sviluppo Economico alla presenza del Vice Ministro
allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, del responsabile dell’unità gestione
vertenze del Mise, Giampiero Castano, i vertici aziendali, i sindacati e i
rappresentanti delle Regioni, il primo incontro a livello nazionale di monitoraggio dell’Italy
Master Plan 2015-2018
prodotto da Whirlpool Europe dopo l’acquisizione di Indesit avvenuta
nel 2014, con l’obiettivo di verificare, su ciascuna unità produttiva,
l’andamento del piano d’integrazione e di investimenti concordato tra le
organizzazioni sindacali, il Gruppo Whirlpool e Governo, secondo quanto
declinato e previsto dall’accordo quadro del 2 luglio 2015.
Ci sono alcune questioni che vanno affrontate con la massima urgenza, in
particolare in
Campania, ma siamo a un terzo del percorso. C’è l’impegno di tutti per
risolverle a tutela dei lavoratori e di chi ha investito per mantenere in
Italia produzione e posti di lavoro. Finora sono stati spesi da Whirlpool 123
milioni di euro nel 2015 e 135 milioni saranno investiti nel 2016, in linea con
il piano di spesa preventivato per i quattro anni previsti dal Piano.
In Lombardia, a Cassinetta (Varese) si è proceduto a un’internalizzazione di
produzione dalla Cina. In quest’area l’occupazione
è aumentata e ci sarà bisogno di altra forza lavoro, in parte già arrivata
dalla Campania.
In Toscana, a Siena, si sono concentrati molti sforzi e attività perché, con il
rientro di produzione dalla Cina, oggi è diventato il polo unico di produzione
di congelatori per tutta Europa.
Permangono alcune difficoltà di mercato, bisognerà lavorare per ricercare nuove
opportunità, anche fuori dai confini europei, per valorizzare al meglio questo unicum
italiano.
Nelle Marche, a Comunanza, è stato confermato l’investimento sulla
lava-asciuga nei volumi produttivi previsti. A Fabriano è stato reinternalizzato
il call center, a Melano, che diventerà l’unico hub per la produzione di piani
cottura Whirlpool per la zona EMEA, è stata riportata in Italia fino ad oggi, la produzione
da Wroclaw in Polonia e da Carinaro, raddoppiandone a oggi in termini di capacità installata i volumi da 650
mila a oltre 1 milione di pezzi teorici l’anno, investendo nella formazione dei
lavoratori che hanno acquisito nuove competenze. L’azienda conta di terminare
la trasformazione fisica dello stabilimento entro il primo semestre del 2017,
allorquando sarà completata l’articolata operazione del trasferimento delle
monopresse da Albacina a Melano. Il complesso piano d’integrazione tra le due
società non sta generando esuberi tra gli impiegati; vigileremo per tutto il
percorso, soprattutto quando sarà creata un’unica società, che avverrà in diversi step successivi.
In Campania, a Napoli, c’è un problema di volumi sulla lavatrice “Omnia” che
non garantisce ancora la piena occupazione, ma la fabbrica sta lavorando bene;
per garantire in modo temporaneo i volumi produttivi, si sta rallentando il
trasferimento di lavatrici destinate alla Slovacchia. Per il progetto di
trasformazione di Carinaro nel polo di gestione delle parti di ricambio, il
Gruppo ha deciso di aumentare gli investimenti da 8 a 14 milioni di euro per
rendere il sito moderno, efficiente e sicuro e formare i lavoratori alla nuova attività.
C’è un ritardo di tre mesi rispetto al piano che impatta pesantemente sulla
capacità di reddito dei lavoratori costretti all’utilizzo di ammortizzatori
sociali.
E’ stato riaffermato l’impegno alla reindustrializzazione di Teverola,
confermando i 2 mln di euro di investimento e l’assegnazione ad una società di
scouting per ricercare ulteriori soggetti industriali solidi.
Ribadiamo la necessità di concentrare e intensificare gli sforzi per recuperare
i ritardi dello sviluppo del piano industriale per i siti campani, Carinaro e
Napoli.
Abbiamo inoltre incassato l’impegno della Regione Campania di confermare le
risorse
economiche che erano state deliberate, forse con troppa leggerezza, dalla
giunta precedente.
I risultati di oggi, sono il frutto di mesi e mesi di lavoro da parte di un
sindacato responsabile e di un importante gruppo industriale come Whirlpool,
che ha scommesso sull’Italia e sui lavoratori. Quando c’è questo impegno
congiunto, gli sforzi e i sacrifici sono ripagati, nonostante le difficoltà
intrinseche prodotte da operazioni industriali di tale portata.
Un vertice ritenuto da tutti positivo a conferma che, quando s’investe nel nostro Paese, con una visione strategica e progettuale e con la responsabilità di tutti i soggetti in campo, i risultati si vedono.
Continueremo a vigilare come Fim-Cisl, a tutti i livelli e in tutte le
fabbriche, perché il piano rientri a regime il prima possibile e consolidi
produzione e occupazione.
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