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econdo incontro territoriale svoltosi presso la sede di Ancona della
Confindustria dopo di quello dello scorso settembre. Nella sede istituzionale
di fronte alle Rsu dei siti di Melano e Albacina, e quelle delle quattro sedi
amministrative fabrianesi ex Indesit, quali la sede centrale, Cà Maiano, Campo
sportivo e via Lamberto Corsi, il management aziendale, ha presentato
“l’overview”, la veduta d’insieme dell’area del perimetro fabrianese, sia
quella industriale sia quella impiegatizia. La visibilità fornita arriva fino
all’estate prossima. Le attività frenetiche, pressoché quotidiane, dovrebbero
portare Melano al termine della realizzazione del progetto strategico, a essere
la “model factory”, ossia il modello di fabbrica migliore possibile in termini
di qualità, ergonomia, produttività. Alla fine del prossimo anno, i pezzi
sfornati da Melano, che come noto diventerà l’unico hub europeo-mediterraneo di
Whirlpool per la produzione di piani cottura, saranno 2,3 milioni, quando saranno
concentrate, nella città della carta tutte le produzioni, di piani a gas,
elettrici, vetroceramica, induzione, provenienti nel “reshoring” previsto dalla
multinazionale con sede nel Michigan, dalle fabbriche polacche di Lodz e Wroclaw,
ma anche dalle nostrane Carinaro e Cassinetta. Alcune delle quali già in essere
da alcuni mesi nel sito che fino a metà anni 2000, produceva frigoriferi, prima
di subire la riconversione verso la cottura. A fine giugno quasi tutti i
lavoratori, saranno trasferiti definitivamente da Albacina a Melano e così la
“potenza di fuoco” dovrebbe pressoché raddoppiare, passando dagli attuali 4000
pezzi al giorno ai circa 9000 quotidiani. Ma lo spostamento degli impianti più
complessi, come le monopresse, avverrà intorno alla metà del 2017. Tra le
pietre miliari del progetto anche lo spostamento dei prodotti speciali, i “be
spoke” nell’adiacente capannone del magazzino prodotto finito, da completarsi
entro la metà del corrente anno. Un reparto di eccellenza assoluta, dove sono
sfornati prodotti di rara bellezza e dall’alto valore aggiunto, che
rappresenterà il fiore all’occhiello di Melano, o come sarà definita Fabriano
2.0. Ingenti gli investimenti messi sul
piatto dalla multinazionale americana dei white goods con sede in Michigan,
infatti, oltre al milione di euro spesi nel 2015, altri 5 ne saranno spesi nel
2016. E intanto nelle ore immediatamente successive al faccia a faccia di
Ancona, arrivava la convocazione, da parte del Ministero dello Sviluppo
Economico per il tavolo nazionale, che si svolgerà il prossimo 23 marzo alle
ore 15,00 a Roma.
In divenire anche la situazione per quello che concerne
gli impiegati. Infatti, anche i “colletti bianchi” sono alle
prese con una razionalizzazione delle sedi amministrative in vista della
programmata fusione. Sedi che saranno due, una a Varese e una a Fabriano,
presso le quali saranno costituite e integrate le funzioni europee e le
strutture del mercato Italia della società. Come noto, la costituzione e
l’integrazione funzionale unificata delle attività amministrative, terminerà il
31 agosto prossimo, essendo scattata il 1° settembre 2015 con la durata di
dodici mesi, durante i quali i lavoratori interessati ai trasferimenti, perché
oggetto di conferimento d’incarico, potranno accettare o no la nuova sede
lavorativa.
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