martedì 1 marzo 2016

DALLA FABBRICA ALLA "MODEL FACTORY"


S
econdo incontro territoriale svoltosi presso la sede di Ancona della Confindustria dopo di quello dello scorso settembre. Nella sede istituzionale di fronte alle Rsu dei siti di Melano e Albacina, e quelle delle quattro sedi amministrative fabrianesi ex Indesit, quali la sede centrale, Cà Maiano, Campo sportivo e via Lamberto Corsi, il management aziendale, ha presentato “l’overview”, la veduta d’insieme dell’area del perimetro fabrianese, sia quella industriale sia quella impiegatizia. La visibilità fornita arriva fino all’estate prossima. Le attività frenetiche, pressoché quotidiane, dovrebbero portare Melano al termine della realizzazione del progetto strategico, a essere la “model factory”, ossia il modello di fabbrica migliore possibile in termini di qualità, ergonomia, produttività. Alla fine del prossimo anno, i pezzi sfornati da Melano, che come noto diventerà l’unico hub europeo-mediterraneo di Whirlpool per la produzione di piani cottura, saranno 2,3 milioni, quando saranno concentrate, nella città della carta tutte le produzioni, di piani a gas, elettrici, vetroceramica, induzione, provenienti nel “reshoring” previsto dalla multinazionale con sede nel Michigan, dalle fabbriche polacche di Lodz e Wroclaw, ma anche dalle nostrane Carinaro e Cassinetta. Alcune delle quali già in essere da alcuni mesi nel sito che fino a metà anni 2000, produceva frigoriferi, prima di subire la riconversione verso la cottura. A fine giugno quasi tutti i lavoratori, saranno trasferiti definitivamente da Albacina a Melano e così la “potenza di fuoco” dovrebbe pressoché raddoppiare, passando dagli attuali 4000 pezzi al giorno ai circa 9000 quotidiani. Ma lo spostamento degli impianti più complessi, come le monopresse, avverrà intorno alla metà del 2017. Tra le pietre miliari del progetto anche lo spostamento dei prodotti speciali, i “be spoke” nell’adiacente capannone del magazzino prodotto finito, da completarsi entro la metà del corrente anno. Un reparto di eccellenza assoluta, dove sono sfornati prodotti di rara bellezza e dall’alto valore aggiunto, che rappresenterà il fiore all’occhiello di Melano, o come sarà definita Fabriano 2.0. Ingenti gli investimenti messi sul piatto dalla multinazionale americana dei white goods con sede in Michigan, infatti, oltre al milione di euro spesi nel 2015, altri 5 ne saranno spesi nel 2016. E intanto nelle ore immediatamente successive al faccia a faccia di Ancona, arrivava la convocazione, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico per il tavolo nazionale, che si svolgerà il prossimo 23 marzo alle ore 15,00 a Roma.
In divenire anche la situazione per quello che concerne gli impiegati. Infatti, anche i “colletti bianchi” sono alle prese con una razionalizzazione delle sedi amministrative in vista della programmata fusione. Sedi che saranno due, una a Varese e una a Fabriano, presso le quali saranno costituite e integrate le funzioni europee e le strutture del mercato Italia della società. Come noto, la costituzione e l’integrazione funzionale unificata delle attività amministrative, terminerà il 31 agosto prossimo, essendo scattata il 1° settembre 2015 con la durata di dodici mesi, durante i quali i lavoratori interessati ai trasferimenti, perché oggetto di conferimento d’incarico, potranno accettare o no la nuova sede lavorativa.

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