Marco Bentivogli sarà il nuovo segretario generale della Fim. L'elezione avverrà al termine del Consiglio Generale di domani, 13 novembre.
Bentivogli, 44 anni, prenderà il posto di Giuseppe Farina, 60 anni, approdato alla segreteria confederale della Cisl di Anna Maria Furlan. Farina ha ricoperto l'incarico di segretario generale dei metalmeccanici della Cisl dal 2008, quando subentrò a Giorgio Caprioli. Figlio d'arte, è figlio di Franco Bentivogli, segretario della stessa Fim- Cisl negli anni Settanta, è sostenitore di una riforma radicale delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, di una organizzazione 2.0, come ha spiegato più volte, che coniughi "i valori migliori e la tecnologia".
“Bisogna cambiare i riti, le forme, le modalità del sindacato. Ma cambiare passo sul serio - dice Bentivogli- rispetto a un modello organizzativo che è la brutta copia di quello degli anni Settanta e che per questo lascia troppi buchi nella capacità di rappresentare tutto il mondo del lavoro. Oggi solo un giovane su 10 lavoratori è iscritto al sindacato confederale, è un dato che ci impone di ripartire da loro”.
Bentivogli, protagonista delle grandi vertenze sindacali, è l’immagine di una Cisl che guarda al futuro. Tecnologie, organizzazione, comunicazione, formazione, giovani. Con in testa idee nuove e con il cuore tra i lavoratori. Non ci faremo fregare, tutti che chiedono al sindacato di cambiare e tutti innamorati dei sindacalisti simbolici della bolla spazio temporale di Crozza. Fa troppo comodo un sindacato che candida i lavoratori alle eroiche sconfitte, noi vogliamo fare vincere il lavoro e i lavoratori.
Bentivogli, 44 anni, prenderà il posto di Giuseppe Farina, 60 anni, approdato alla segreteria confederale della Cisl di Anna Maria Furlan. Farina ha ricoperto l'incarico di segretario generale dei metalmeccanici della Cisl dal 2008, quando subentrò a Giorgio Caprioli. Figlio d'arte, è figlio di Franco Bentivogli, segretario della stessa Fim- Cisl negli anni Settanta, è sostenitore di una riforma radicale delle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori, di una organizzazione 2.0, come ha spiegato più volte, che coniughi "i valori migliori e la tecnologia".
“Bisogna cambiare i riti, le forme, le modalità del sindacato. Ma cambiare passo sul serio - dice Bentivogli- rispetto a un modello organizzativo che è la brutta copia di quello degli anni Settanta e che per questo lascia troppi buchi nella capacità di rappresentare tutto il mondo del lavoro. Oggi solo un giovane su 10 lavoratori è iscritto al sindacato confederale, è un dato che ci impone di ripartire da loro”.
Bentivogli, protagonista delle grandi vertenze sindacali, è l’immagine di una Cisl che guarda al futuro. Tecnologie, organizzazione, comunicazione, formazione, giovani. Con in testa idee nuove e con il cuore tra i lavoratori. Non ci faremo fregare, tutti che chiedono al sindacato di cambiare e tutti innamorati dei sindacalisti simbolici della bolla spazio temporale di Crozza. Fa troppo comodo un sindacato che candida i lavoratori alle eroiche sconfitte, noi vogliamo fare vincere il lavoro e i lavoratori.
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