giovedì 18 ottobre 2012

Firmato il nuovo accordo di programma per l’entroterra appenninico

 18 ottobre 2012 - Il Ministro Corrado Passera e i Presidenti delle Regioni Marche e Umbria, Gian Mario Spacca e Catiuscia Marini, hanno firmato oggi a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, il nuovo Accordo di Programma per lo sviluppo dell’economia regionale.
Il nuovo Accordo dura fino al 2015 e stanzia 35 milioni di euro nazionali a sostegno degli interventi di rilancio e reindustrializzazione delle aree colpite dalla crisi dell’ex Antonio Merloni che interessa alcune migliaia di lavoratori e un indotto di 12.000 piccole imprese. Potranno beneficiare degli interventi previsti 56 Comuni nelle Marche, prevalentemente del fabrianese, dello jesino, dell’entroterra pesarese e maceratese.
Le due Regioni cofinanziano il programma con 46 milioni di euro, con interventi che in parte sono stati già realizzati negli ultimi due anni a sostegno dei lavoratori attraverso gli ammortizzatori sociali.
La firma di oggi segna una svolta.
“Ora un imprenditore - dichiara il Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - potrà ricevere sull’investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%. I lavoratori in Cigs possono essere riassunti con un bonus di 5.000 euro per l’impresa o creare cooperative e altre nuove iniziative contando sul sostegno finanziario e di tutoraggio dell’Accordo. Le piccole imprese dell’indotto possono utilizzare il fondo di garanzia regionale per l’accesso al credito, realizzare progetti in rete, accedere alle stesse agevolazioni della legge 181/89 attraverso il Fas regionale. E tanti altri interventi che Regione e Ministero dello Sviluppo si sono impegnati a promuovere attraverso un’azione di animazione economica del territorio. In questo momento difficilissimo per il Paese credo che veramente più di così non si potesse fare. Tale risultato non era per niente scontato nell’attuale e drammatico quadro della finanza pubblica. In questa fase di grande difficoltà finanziaria, è un atto di grande responsabilità e solidarietà che le istituzioni riservano alla comunità e al territorio. Mi auguro che queste risorse siano impiegate efficacemente per il rilancio dell’economia della nostra regione. Siamo soddisfatti ma anche realisti: la firma di oggi è un punto di partenza e non di arrivo perché il lavoro e l’impresa non si creano per decreto: sono necessari progetti e investimenti imprenditoriali per utilizzare le risorse rilevantissime che l’Accordo di Programma mette a disposizione con strumenti molto generosi, avendo confermato le priorità del lavoro, del reimpiego occupazionale dei lavoratori dell’ex Antonio Merloni, del rilancio dell’indotto di PMI”.

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