Ex Antonio Merloni
Firma nuovo accordo di programma il 16 ottobre a Roma
Il nuovo Accordo di programma per la reindustrializzazione delle aree di Marche e Umbria investite dalla crisi dell'ex gruppo elettrodomestico Antonio Merloni verrà sottoscritto il 16 ottobre prossimo a Roma, al ministero dello Sviluppo economico. Ne dà notizia il governatore delle Marche Gian Mario Spacca. L'accordo sblocca 35 milioni di euro di risorse nazionali, e riconosce agli imprenditori che creeranno nuova occupazione un contributo a fondo perduto del 20% e un mutuo agevolato del 50%. Spacca ha ringraziato il ministro Corrado Passera "per la sua grande disponibilità" a sostegno dei due territori. "Con la firma del nuovo Accordo - ricorda il presidente - si sbloccano risorse nazionali importantissime per il sostegno del lavoro e delle piccole imprese del territorio. È un altro passo avanti, che abbiamo voluto con determinazione, nella tutela dell'occupazione e della coesione sociale, priorità assolute del governo regionale".
Il nuovo testo, si legge in una nota, conferma la priorità del lavoro nella valutazione dei progetti, cioè il reimpiego occupazionale dei lavoratori ex-Ardo, riconoscendo i diritti di chi viene penalizzato maggiormente dalla crisi. Gli interventi nazionali vengono potenziati e resi "più flessibili e appetibili, attraverso il ricorso alla della Legge 181 "turbo", che garantisce con un'intensità di aiuto "maggiorata rispetto a quella ordinaria". In sostanza, un imprenditore può ricevere sull'investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%: "credo che più di così non si potesse fare" è il commento di Spacca.
(5 ottobre 2012)
Il nuovo testo, si legge in una nota, conferma la priorità del lavoro nella valutazione dei progetti, cioè il reimpiego occupazionale dei lavoratori ex-Ardo, riconoscendo i diritti di chi viene penalizzato maggiormente dalla crisi. Gli interventi nazionali vengono potenziati e resi "più flessibili e appetibili, attraverso il ricorso alla della Legge 181 "turbo", che garantisce con un'intensità di aiuto "maggiorata rispetto a quella ordinaria". In sostanza, un imprenditore può ricevere sull'investimento che crea occupazione un contributo a fondo perduto del 20%, un mutuo agevolato del 50%, una partecipazione al capitale del 5%: "credo che più di così non si potesse fare" è il commento di Spacca.
(5 ottobre 2012)
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