Lo avevamo scritto, sarebbe stato l'incontro del tutto o niente del dentro o fuori, ma neanche la presenza a fianco del ministro Patuanelli del premier del Governo Italiano, Giuseppe Conte è stata in grado di rimuovere la Whirlpool dalla sua idea, dal suo mantra che aveva esternato lo scorso 31 maggio. "Cessazione dell'attività produttiva dal 1 novembre 2019", la Whirlpool non fa marcia indietro sulla cessione dello stabilimento di Napoli, neanche dopo l'ennesimo vertice a Roma, svoltosi a Palazzo Chigi. I rappresentanti del Governo Italiano, hanno ribadito il loro no al progetto di dismissione del sito di Napoli da parte di Whirlpool: «Incontro non positivo, nonostante massima disponibilità del Governo per continuare e aumentare produzione. Whirlpool propone unica soluzione di cessione ramo d’azienda, alla ormai nota società svizzera Prs. Se continua linea, anche Governo farà le sue scelte unilaterali – ha detto Patuanelli al termine dell’incontro -. Insieme al Governo decideremo i passi per affrontare questa crisi aziendale. Il Governo propone di variare la produzione, fascia di gamma o altro, dando tutto il supporto, ma per noi è fondamentale farlo con Whirlpool: ci può essere lo spazio per fare cose diverse, è surreale che non cambino idea nonostante le nostre aperture. Questa è una situazione che non vogliamo si ripeta, non vogliamo comportamenti predatori in Italia da parte di multinazionali: c’è un piano industriale firmato a ottobre 2018 che non può e non deve essere ignorato».
Nessun commento:
Posta un commento