Il domani si costruisce oggi in tutti campi della vita, anche in quello previdenziale e pensionistico, soprattutto in questi tempi di precarietà del lavoro e le dinamiche e le prospettive del sistema pensionistico obbligatorio, caratterizzato da orizzonti alquanto nebulosi, senza dimenticare che l'adozione di quota 100,per chi vorrà anticipare il ritiro, dovrà accontentarsi di vitalizi, più leggeri fino al 30%. La previdenza complementare, come Cometa, è sicuramente uno strumento adatto per costruirsi orizzonti futuri più o meno sereni, grazie anche ai tanti vantaggi che può riservare agli aderenti, come il contributo aziendale, rispetto a chi ha deciso di lasciare il Tfr in azienda o i vantaggi fiscali su quanto versato, ma anche una tassazione favorevole al momento del pensionamento, pari al 15%, riducendosi dello 0,3% per ogni anno eccedente il 15° di adesione, fino ad una tassazione minima del 9% per durate uguali o superiori ai 35 anni. Insomma tanti buoni motivi per aderire e non aspettare un giorno in più. In venti anni infatti, nonostante le turbolenze e le incertezze dei mercati in questi anni, i fondi chiusi di categoria, o negoziali (come Cometa appunto), hanno vinto la sfida con gli altri strumenti, come i fondi pensione aperti, il Tfr. Altro fattore da non sottovalutare infine i costi che i prodotti come Pip, fondi pensione aperti hanno, molto superiori rispetto ai fondi negoziali, che possono portare ad una notevole decurtazione della rendita da ottenere al momento della quiescenza. (s.b.)
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