In generale, chi ha un familiare disabile grave ricoverato a tempo pieno, non ha diritto ai permessi e al congedo straordinario per assisterlo, previsti dalla legge 104 e da altre norme.
In alcuni casi specifici, però, è possibile usarli comunque: in situazioni eccezionali si possono utilizzare permessi mensili, congedo straordinario, prolungamento del congedo parentale, riposi orari e permessi giornalieri.
Legge 104: quando chiedere i permessi se il disabile è ricoverato
È possibile richiedere i permessi legge 104 e gli altri benefici nei seguenti casi:
quando il ricovero viene interrotto per consentire al disabile grave di effettuare visite e terapie certificate al di fuori della struttura che lo ospita;
se il disabile grave è in stato vegetativo persistente e/o con prognosi infausta a breve termine;
se i sanitari della struttura che ospita il disabile grave certificano che è necessaria l’assistenza di un genitore o di un familiare.
Permessi legge 104: cosa serve quando il disabile è ricoverato
Nel caso si presenti una delle eccezioni elencate sopra, è necessario farsi rilasciare dalla struttura che ospita il familiare disabile grave un documento, che varia in base alle caratteristiche della casa di cura:
se è prevista l’assistenza continuativa, per utilizzare i vari permessi e congedi il lavoratore deve richiedere alla struttura un documento da cui risulta la necessità di assistenza del disabile da parte del familiare, che viene così autorizzato a usare permessi e congedi;
se non è prevista l’assistenza sanitaria continuativa, si può chiedere alla struttura una dichiarazione in cui si attesta l’assenza di tale servizio, da allegare poi alla domanda.
Per ulteriori informazioni e per ricevere assistenza per l’invio della domanda, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.
(FONTE: INAS.IT)
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