lunedì 10 settembre 2018

CONTRIBUTI FIGURATIVI, QUALI SONO E COSA SONO?

Sulla riforma del sistema previdenziale italiano come noto, si è giocata la campagna elettorale primaverile. E la riforma, dovrebbe essere inserita, dal nuovo esecutivo di Governo nella prossima legge di bilancio 2019. Da rumors e tema di discussione sotto l'ombrellone al mare, sembra prendere corpo la famosa "quota 100" per andare in pensione. Ma nelle ipotesi sembrerebbe anche aleggiare una limitazione nell'utilizzo dei "contributi figurativi", che sembrerebbero essere consentiti per un massimo di due anni.  Ma come buona prassi, sarà necessario che la legge sia messa definitivamente nero su bianco per poter capire i suoi reali contenuti. Ad ogni modo, cosa e quali sono i contributi figurativi? I contributi figurativi sono contributi che non versati né dal datore di lavoro né dal lavoratore, che vengono accreditati dall’Inps sul conto assicurativo del lavoratore per periodi in cui si è verificata una interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa e di conseguenza non c’è stato il versamento dei contributi obbligatori da parte del datore di lavoro. In pratica, si tratta di soldi pubblici, che vengono erogati attraverso l’Inps. Questi periodi, salvo specifiche eccezioni, sono utili sia per il conseguimento del diritto alla pensione sia per il suo calcolo. Come spiega una guida dell’Inps dedicata proprio ai contributi figurativi, la legge individua le ipotesi nelle quali possono essere accreditati, d’ufficio o su domanda del lavoratore, senza alcun costo per l’assicurato Per chi è in cassa integrazione, i contributi figurativi vengono accreditati d’ufficio. Lo stesso vale per chi ha un Cassa integrazione guadagni straordinaria; contratto di solidarietà difensivi; progetti di lavori socialmente utili per i quali il sussidio denominato “Assegno ASU” è corrisposto dall’INPS nei casi e con le modalità previste dalle specifiche disposizioni legislative e amministrative in materia; indennità di mobilità; indennità di disoccupazione; indennità in ambito ASPI e NASPI; assistenza antitubercolare a carico dell'INPS.
Devono invece fare domanda chi si assenta dal posto di lavoro per servizio militare sia obbligatorio che volontario, malattia e infortunio, donazione del sangue, congedo per maternità durante il rapporto di lavoro, riposi giornalieri, malattia del bambino, congedo per gravi motivi familiari, permesso retribuito ai sensi della legge 104/92 (handicap grave), congedo straordinario ai sensi della legge 388/2000 (handicap grave), periodi di aspettativa per lo svolgimento di funzioni pubbliche elettive o per l’assunzione di cariche sindacali. Per avere diritto ai contributi figurativi è necessario avere versato almeno un contributo obbligatorio settimanale prima del periodo di disoccupazione, ovvero avere svolto, per almeno una settimana, un’attività lavorativa soggetta all’assicurazione previdenziale obbligatoria. 

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