lunedì 14 maggio 2018

DOPPIA VERIFICA PER L'ITALY MASTER PLAN DI WHIRLPOOL


Questa volta dovrebbe essere quella buona. Dopo diversi rinvii, dovuti anche alle vicende nazionali inerenti la formazione del nuovo Governo, si terrà il prossimo 17 maggio, l’incontro tra organizzazioni sindacali e il management di Whirlpool Emea a Roma, presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico. E’ passato oltre un anno dall’inaugurazione dello stabilimento di Melano. La “model factory” come unico hub della zona Emea di Whirlpool da cui escono tutti i piani cottura di tutti i tipi commercializzati nel vecchio continente, nell’area mediterranea, mediorientale e Africa. La trasformazione fisica del plant avviata nel 2015 è stata portata a termine nelle scorse settimane con l’avvio della seconda maxipressa, spostata da Albacina e quindi può tranquillamente dirsi che quanto previsto dall’Italy Master Plan, sia andato a compimento. Uno stabilimento “top class”, come definito dal management Whirlpool, quella fabbrica verticalmente integrata, nel quale entra il coil di lamiera ed esce il piano cottura imballato, pronto per essere commercializzato. Dunque Melano, è posizionata su un crinale strategico, nella geografia produttiva di Whirlpool, per la zona Emea.
Ma sul sito di Melano, purtroppo si riverberano tutte le complicazioni e le difficoltà che sta incontrando la Whirlpool a livello di area Emea, nell’intercettare la crescita del mercato del bianco, che ha risvolti concreti con la contrazione delle produzioni e il ricorso diverse giornate di stop produttivo, mediante l’utilizzo della cassa integrazione. L’azienda ha dichiarato di avere ancora difficoltà e problemi per portare a compimento l’integrazione tra Whirlpool e Indesit, soprattutto per quello che concerne l’organizzazione commerciale e i sistemi informatici. Dodici mesi di ritardo, rispetto alle previsioni di tre anni fa, che richiederà un altro anno di cassa integrazione da chiedere al nuovo governo. Il 2017, come del resto ammesso dallo stesso management dell’azienda di Benton Harbor, nell’incontro di coordinamento lo scorso 31 gennaio a Roma, è stato un anno orribile nel risiko del mercato del bianco, sempre più complicato e dinamico e con competitor sempre più aggressivi.
Melano, come ribadito più volte dalla dirigenza, è cruciale e strategico all’interno di quella politica industriale di sviluppo a lungo termine di Whirlpool. Inoltre si è terminata la vicenda dell’acquisizione di Albacina da parte di Ariston Thermo, con la firma del contratto per la cessione del plant e quindi nei prossimi mesi cinquanta lavoratori circa, saranno coinvolti su base volontaria, al cambio di casacca. Albacina, come noto, dovrebbe diventare, entro un paio di anni a partire da questa estate, un centro di competenza per la progettazione e produzione di prodotti che utilizzeranno tecnologie rinnovabili avanzate per il comfort termico, il riscaldamento di acqua e ambienti con sofisticati livelli di connettività. Un’operazione che intreccia romanticismo familiare e strategie industriali.
E dopo il complicato mese di marzo, i primi timidi segnali di ripresa, legati alle strategie aziendali distributive, per uscire dalle paludi stagnanti, sembrerebbero intravvedersi, ad ogni modo una successiva verifica si avrà con il successivo tavolo territoriale che si svolgerà il prossimo 24 maggio a Fabriano e che vedrà esaminata anche la situazione delle sedi impiegatizie. (s.b.)

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