Tasi, Imu, Tari, Iuc, acronimi purtroppo ormai noti della giungla fiscale, presso la quale il contribuente sta per addentrarsi, senza inoltre tralasciare l'Irpef derivante dalla dichiarazione dei redditi. Continua quindi la snervante danza delle tasse locali su immobili, rifiuti e servizi pubblici e chi più ne ha più ne metta ed i contribuenti si sentono sempre più invischiati in un labirinto di incognite e pastoie che finiscono per minarne la pazienza ed il buon senso. Basti pensare alla Tasi (tassa sui servizi invisibili), ennesima sigla per un’imposta che rischia di essere un altro esempio della cattiva condotta degli ultimi anni. Il continuo rincorrersi di cambiamenti normativo tassativo, infatti, è stato orchestrato con l’unico obiettivo di recuperare le risorse per le casse delle amministrazioni locali. La fantasia, fin troppo vivida dei vari Governi che si sono succeduti, ha dato vita a un macrocosmo di tasse, sottotasse e sovrattasse, frutto del caos generato a livello locale dalla riduzione dei trasferimenti statali e dai vincoli del patto di stabilità. Ed alla fine, e' evidente che, a fronte di una semplificazione promessa e prontamente disattesa, rischiamo di trovarci di fronte l’ennesimo aumento della pressione fiscale nudo e crudo. A cercare di diradare la nebbia dell'incertezza ha provato il Decreto Legge "salva Roma", fissando alcuni paletti nel mare delle incertezze fiscali.
Pagare il 16 giugno e il 16 dicembre, stesse date di scadenza pagamento dell’Imu, o tutto in un’unica soluzione a giugno: sono state definiti i termini di versamento per le nuove Tasi, sui servizi indivisibili comunali, e Tari sui rifiuti. Se per il 2014 i Comuni non emaneranno il regolamento su aliquote, detrazioni ed esenzioni dalla Tasi entro il 31 maggio prossimo, gli acconti dovuti per gli immobili diversi dall'abitazione principale saranno calcolati sulla base dell'aliquota dell'1 per mille, mentre per la prima casa si paga tutto entro il 16 dicembre. Particolarità del 2014, è che la Tasi non può superare il 2,5 per mille, ed il Comune può aumentare però di un altro 0,8 per mille, se fissa agevolazioni all'abitazione principale tale da equiparare il carico della Tasi a quello dell'Imu sull'abitazione principale. Come noto l'Imu non è dovuta su abitazioni principali non di lusso. La Tari, sarà dovuta alle scadenze stabilite dai Comuni che dovranno assicurare due rate semestrali, ed entro il 30 giugno il ministero dell'ambiente dovrebbe approvare un nuovo regolamento per determinare le nuove tariffe della Tari.
Pagare il 16 giugno e il 16 dicembre, stesse date di scadenza pagamento dell’Imu, o tutto in un’unica soluzione a giugno: sono state definiti i termini di versamento per le nuove Tasi, sui servizi indivisibili comunali, e Tari sui rifiuti. Se per il 2014 i Comuni non emaneranno il regolamento su aliquote, detrazioni ed esenzioni dalla Tasi entro il 31 maggio prossimo, gli acconti dovuti per gli immobili diversi dall'abitazione principale saranno calcolati sulla base dell'aliquota dell'1 per mille, mentre per la prima casa si paga tutto entro il 16 dicembre. Particolarità del 2014, è che la Tasi non può superare il 2,5 per mille, ed il Comune può aumentare però di un altro 0,8 per mille, se fissa agevolazioni all'abitazione principale tale da equiparare il carico della Tasi a quello dell'Imu sull'abitazione principale. Come noto l'Imu non è dovuta su abitazioni principali non di lusso. La Tari, sarà dovuta alle scadenze stabilite dai Comuni che dovranno assicurare due rate semestrali, ed entro il 30 giugno il ministero dell'ambiente dovrebbe approvare un nuovo regolamento per determinare le nuove tariffe della Tari.
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