lunedì 20 gennaio 2025

TFR: definito dall’ISTAT il coefficiente di dicembre 2024

L’ISTAT l'Istituto Nazionale di statistica, con comunicato del 16 gennaio scorso, ha reso noto che per il calcolo del TFR da corrispondersi ai lavoratori tra il 15 dicembre 2024 ed il 14 gennaio 2025, la quota di TFR accantonata, deve essere rivalutata utilizzando l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, pari a 120,2.

Si ricorda altresì, che per determinare il coefficiente di rivalutazione del TFR accantonato in azienda, secondo quanto previsto dai commi 4 e 5 dell'articolo 2120 del Codice Civile bisogna:

  • calcolare la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell’anno precedente e il mese in cui si effettua la rivalutazione;

  • calcolare il 75% di tale differenza;

  • aggiungere ogni mese il tasso fisso di 0,125 che su base annua è pari a 1,500.

La somma tra il 75% (c) e il tasso fisso (d) è il coefficiente di rivalutazione (pari a 2,320017).

Il commento dell’Istat

A dicembre l’inflazione è stabile a +1,3%. Nella media 2024, la crescita tendenziale dei prezzi al consumo si attesta all’1,0%, in forte calo rispetto al +5,7% del 2023. La netta attenuazione dell’inflazione nell’anno appena concluso è per lo più imputabile alla marcata discesa dei prezzi dei Beni energetici (-10,1% da +1,2% del 2023). Anche negli alimentari si assiste a un rapido ridimensionamento della dinamica dei prezzi (+2,2% da +9,8%) che tuttavia resta ben al di sopra del tasso di inflazione. Nel 2024, l’inflazione di fondo si attesta al +2,0% (da +5,1% del 2023). Analoga crescita si registra per i prezzi del “carrello della spesa”(+2,0% da +9,5% dello scorso anno). A dicembre, il trascinamento dell’inflazione al 2025 è +0,3%.


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