venerdì 1 novembre 2019

WHIRLPOOL, VERTENZA NAPOLI "CONGELATA"

Zero a zero e palla al centro. L'infuocata vertenza dello stabilimento Whirlpool di Napoli, con l'annuncio della sospensione della procedura della dismissione del sito campano, mediante la cessione del ramo d'azienda alla società svizzera Prs, rimette indietro le lancette di cinque mesi, al 31 maggio scorso. La decisione annunciata dapprima dal reggente del dicastero dello sviluppo economico Stefano Patuanelli su Facebook e poi dall'azienda con un comunicato ufficiale, rinvia in prossimità della deadline fissata proprio per il 31 ottobre, la cessione al prossimo marzo 2020. Dunque cinque mesi in più per trovare una soluzione condivisa, anche se la volontà dichiarata di Whirlpool rimane intatta, ossia quella di arrivare ad una soluzione industriale diversa dalla produzione di lavatrici per il sito di Napoli, entro la scadenza indicata di marzo 2020. Secondo il management della holding americana infatti, i 20 milioni di euro di perdite annuali, il fatto che in un semestre l'impianto avrebbe perso il 26% della produzione, a causa dei dazi Usa, di quelli indiani e del crollo del mercato argentino, fattori che renderebbero insostenibile la fabbrica, contrariamente a quanto stabilito al Mise proprio un anno fa, il 25 ottobre 2018. Lo stop scongiura nell'immediato l'avvio della procedura per il licenziamento immediato dei 420 addetti al plant dove vengono prodotte lavatrici. “La decisione, condivisa con il Ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, è stata presa con l’obiettivo di ripristinare un clima costruttivo nella trattativa con il Governo e con le Organizzazioni Sindacali -si legge nella nota dell’azienda-. Whirlpool EMEA ritiene, infatti, che le attuali tensioni siano controproducenti nella ricerca di una soluzione condivisa, a fronte di una situazione di mercato che rende insostenibile il sito e che necessita di una soluzione a lungo termine”. Per questo motivo “Whirlpool è convinta che, con maggior tempo a disposizione, si possa ristabilire un dialogo costruttivo e raggiungere una soluzione condivisa per garantire un futuro sostenibile nel lungo termine allo stabilimento di Napoli e ai suoi 400 dipendenti. Alla luce di questo nuovo e importante sviluppo, nei prossimi giorni ripartirà il tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte. A tal proposito è intervenuto anche il segretario Generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli che apprendendo la notizia ha commentato in una nota spiegando che “ci sarà una tregua fino a Marzo. Whirlpool – ha detto Bentivogli – conferma il progressivo calo di mercato e la volontà di cessione resta solo rinviata a inizio 2020. Non siamo alla soluzione – chiarisce il segretario della Fim-Cisl – ma guadagnare tempo prezioso è utile e bisogna ringraziare i lavoratori di Napoli e di tutto il Gruppo che non si sono mai rassegnati e hanno continuato a lottare”. Si apre quindi un piccolo spiraglio di sereno nel cielo plumbeo del sito di Napoli, anche se il futuro è tutto da costruire.

Nessun commento:

Posta un commento