giovedì 15 novembre 2018

I LAVORATORI ITALIANI DI WHIRLPOOL APPROVANO L'IPOTESI DI ACCORDO

(Un momento della firma dell'ipotesi di accordo lo scorso 25 ottobre al Mise)
Semaforo verde da parte dei lavoratori all'ipotesi di accordo quadro Whirlpool del 25 ottobre scorso. Visto l'esito referendario le segreterie nazionali di Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil ed il coordinamento nazionale delle Rsu, hanno sciolto la riserva sull'ipotesi stessa. Al voto hanno partecipato 3.629 lavoratori su 5.163 aventi diritto dei siti produttivi e delle sedi operative e funzioni impiegatizie, con una percentuale di votanti del 70,28%. A favore dell'accordo sono stati 3.318 lavoratori, i contrari 238 (pari al 6,7%), 73 le schede bianche o nulle.
L'intesa porta in dote 250 milioni di euro, in attività di ricerca e sviluppo, innovazione del prodotto, innovazione di processo e riassetto produttivo, su tutto il gruppo nel triennio di vigenza del piano industriale 2019-2021. Su Melano, l’impegno economico è pari a 24 milioni di euro. Un piano industriale che contiene le dovute rassicurazioni sul futuro dell'occupazione dei siti italiani, in quanto la Whirlpool, non ricorrerà fino al 31 dicembre 2020 a licenziamenti unilaterali in base a quanto previsto dalle procedure ex art. 4 e 24 della Legge 223/91, limitandosi a quelle che si concretizzeranno mediante l'utilizzazione del criterio della non opposizione del lavoratore e quello del raggiungimento dei requisiti per la pensione. Ora la road map prevederà, sempre a Roma presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, un tavolo per la definizione di accordi relativi alle modalità di applicazione degli ammortizzatori sociali, che a differenza del piano precedente, saranno uguali per operai e impiegati. Altro step successivo sarà quello atto alla definizione del "piano sociale" per l'incentivazione all'esodo su base volontaria, e sul raggiungimento dei requisiti pensionistici. (s.b.)

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