venerdì 26 ottobre 2018

ACCORDO QUADRO WHIRLPOOL, PROSPETTIVE E SPERANZE PER MELANO

(Un momento della firma dell'accordo al Ministero)

Nella serata inoltrata di giovedì 25 ottobre, dopo un tour de force durato quasi dodici ore, presso la sede romana del Ministero dello Sviluppo Economico, si è arrivati alla firma dell’ipotesi di accordo sul piano industriale della Whirlpool per il prossimo triennio 2019-2021. Whirlpool s’impegna a sviluppare un piano industriale che completi il percorso di consolidamento e rafforzamento dei siti produttivi in Italia già avviato con il piano 2015-2018, a perseguire una strategia sostenibile per l’Italia, a pianificare nuovi ed efficaci investimenti pari a 250 milioni di euro in attività d’innovazione di prodotto, processo e ricerca e sviluppo. L’accordo scongiura l’ipotesi di 792 esuberi (623 nella produzione e 169 negli uffici centrali) di cui cinquanta a Melano e sessantacinque nelle sedi impiegatizie della città della carta, ed è stato ottenuto, grazie alla concessione della cassa integrazione straordinaria da parte del governo rispetto alla scadenza del 31 dicembre prossimo, limite posto dal d.lgs. 148/2015. Si era giunti a un bivio, o esuberi o nuova cassa integrazione subordinata però alla modifica del piano industriale, presentato lo scorso 17 maggio, che azzerasse gli esuberi, anche mediante la rilocazione di produzioni provenienti da altre fabbriche oltre Italia. Una situazione, quella ottenuta per nulla scontata comunque, visto che alcuni segnali sulle condizioni di salute della regione Emea della Whirlpool, con la perdita di quote di mercato e il conseguente calo dei volumi produttivi che sono arrivati nei mesi scorsi destava preoccupazione e incertezza, nonostante la speranza di arrivare a una positiva soluzione della vertenza. Nell’ipotesi di accordo raggiunta al Ministero, si riconferma, così come sancito dal precedente piano industriale per quello che riguarda lo stabilimento di Melano, snodo centrale nella geografia produttiva della multinazionale americana, essendo riconfermato come unico hub EMEA per la produzione di tutta la gamma di piani cottura Whirlpool, e il driver di crescita sarà principalmente quello dei piani a induzione mediante il lancio di una nuova piattaforma e dall’ultimazione dell’integrazione delle piattaforme gas Indesit e Whirlpool e di un ulteriore nuovo prodotto, il tutto sostenuto da un investimento di 24 milioni di euro su processo, prodotto e ricerca e sviluppo. Insomma, quanto previsto dall’Italy Master Plan 2015 - 2018, ossia il “sogno” della “model factory” Melano, la fabbrica modello, “verticalmente integrata” ossia in grado di realizzare un piano cottura, partendo da un foglio di lamiera, fino al prodotto imballato, pronto a essere commercializzato sul mercato, è realtà ormai da diversi mesi. Una capacità produttiva però mai a piena sfruttata nel plant della frazione di Fabriano, ben lontana da 2,3 milioni di pezzi ipotizzati all’epoca della stesura del piano precedente, che comportano dopo aver assorbito gli esuberi strutturali dell’accordo precedente, comunque cinquanta esuberi, determinati dal summenzionato calo di vendite nei mercati di riferimento, facendo si che la cassa integrazione nell'anno in corso, sia diventata un appuntamento fisso per i lavoratori. Ora una volta superate definitivamente le difficoltà incontrate nel processo d’integrazione tra Indesit e Whirlpool sia a livello di portafoglio marchi, sia a livello d’integrazione dei processi di distribuzione, che nella creazione della nuova struttura, che ne ha impedito di raggiungere gli obiettivi di crescita previsti, si spera che il vento del mercato possa spirare a favore delle vele della Whirlpool, facendole recuperare le perdite di quote di mercato, fatte registrare nei trimestri precedenti.Così come previsto dall'accordo, oltre alle previste verifiche semestrali a livello ministeriale, si svolgeranno a livello trimestrale quelle territoriali, come del resto previsto precedentemente. (s.b.)



WHIRLPOOL, RAGGIUNTO ACCORDO PER IL TRIENNIO 2019-2021, ORA LAVORARE PER RAGGIUNGERE LA PIENA OCCUPAZIONE

Comunicato Stampa
 Dichiarazione del Segretaria nazionale Fim Cisl Fim Cisl Alessandra Damiani
 
(Alessandra Damiani)
E’ stata raggiunta nella serata di ieri 25 ottobre l’ipotesi di accordo, alla presenza del Ministro Di Maio, tra le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e il Gruppo Whirlpool Italia, per la gestione del piano industriale del Gruppo per il triennio 2019/2021.
L’intesa ha nei suoi obiettivi l’implementazione di una strategia commerciale finalizzata a recuperare quote di mercato, attraverso una serie di investimenti e innovazioni di prodotto e di processo con l’obiettivo di stabilizzare i volumi. Ciò permetterà il completamento, in continuità, del piano Italia del triennio passato per gli stabilimenti italiani del Gruppo.
La gestione del piano odierno sarà accompagnata dall’utilizzo di ammortizzatori sociali, che sono stati confermati dal governo, che nel corso del biennio 2019/2020 saranno in grado di governare le eccedenze ancora presenti nei diversi siti. L’obiettivo prefissato nella implementazione del piano resta il loro totale assorbimento.
Il piano conferma l’impegno già previsto per il sito di Carinaro ( Caserta) di sviluppare progetti di re-industrializzazione, e la specializzazione per il sito di Napoli del lavaggio, mentre e per Comunanza( Ascoli Piceno) delle lavasciuga e lavasciuga-lavatrici ad incasso, prevedendo il reshoring di alcune produzioni oggi sviluppate in Polonia, recependo le richieste delle organizzazioni sindacali fatte in sede di incontro del 3 ottobre. Confermato per gli altri siti le attuali missioni produttive.
Come Fim riteniamo positiva l’intesa raggiunta, che ha l’obiettivo di raggiungere la piena occupazione, proprio per questo bisogna ora, concentrare ogni sforzo per il sito di Siena che per tipologie di prodotto è quello che risente in maggior misura delle difficoltà di mercato, rendendo veramente raggiungibili gli obiettivi di incremento dei volumi attraverso politiche commerciali nuove ed efficaci.
Ufficio Stampa nazionale Fim Cisl

mercoledì 24 ottobre 2018

DOMANI A ROMA, AL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO NUOVO INCONTRO WHIRLPOOL


Si terrà domani giovedì 25 ottobre alle ore 10,00 a Roma, presso la sede del dicastero dello Sviluppo Economico il secondo round tra Fim, Fiom e Uilm Nazionali, il coordinamento Nazionale Rsu di Whirlpool e la direzione aziendale e i rappresentanti del Governo per l’esame del piano industriale per il triennio 2019-2021. Si riprenderà il discorso da quanto emerso lo scorso 3 ottobre, con l'apertura del ministro Di Maio ad altri due anni di ammortizzatori sociali (2019-2020), ossia la cassa integrazione straordinaria. Disponibilità però subordinata al fatto che la Whirlpool modificasse il piano industriale 2019-2021, presentato il 17 maggio sempre al Mise con il vecchio esecutivo di Governo e ribadito alla presenza del nuovo reggente, il vice premier Luigi di Maio, a patto che vi sia un accoglimento delle istanze delle organizzazioni sindacali e che porti alla sottoscrizione di un accordo condiviso. Gli ammortizzatori sociali in essere, scadranno come noto il 31 dicembre 2018. Gli esuberi quantificati dal management dell’azienda ricordiamo sono, sul totale di 800, 50 per lo stabilimento di Melano, dovuti alla flessione dei volumi produttivi in Emea nel 2018 e 75 impiegati. Ma appare chiaro che la pietra angolare per il rilancio dell'azienda del bianco, sia quello di riconquistare le quote di mercato, da traguardare grazie ad un rinnovato assetto industriale, a una solida strategia commerciale e d’investimenti, il tutto comunque in un mercato dell’elettrodomestico in crescita.

sabato 20 ottobre 2018

CORSO GRATUITO CAF CISL MARCHE PER OPERATORE FISCALE, CAMPAGNA 730/2019


Anche per il 2019  il Caf Cisl Marche organizza un corso gratuito per la compilazione del Modello 730 finalizzato all’assunzione di personale
Chi fosse interessato può iscriversi al seguente link: 

https://www.randstad.it/candidato/aziende-che-assumono/labor-service-srl/

Scadenza 17 novembre 2018

mercoledì 17 ottobre 2018

COMUNICATO FONDO METASALUTE

Il Fondo mètaSalute eroga le prestazioni sanitarie avvalendosi della Compagnia Assicurativa RBM Assicurazione Salute e del suo network di strutture convenzionate sul territorio nazionale, Previmedical. La gestione dei rapporti amministrativi tra le strutture convenzionate e Previmedical è di esclusiva competenza di quest’ultima e non coinvolge mètaSalute.
Il Fondo sta rapportandosi costantemente con la Compagnia Assicurativa RBM per conoscere nel dettaglio la natura e le caratteristiche delle problematiche segnalate sulla rete odontoiatrica al fine di arrivare ad una celere e corretta risoluzione delle criticità accertate e di ogni altra eventuale anomalia che dovesse essere rilevata. 
MètaSalute vigila sull’erogazione dei servizi e pone in essere tutte le azioni necessarie a garantirne piena effettività.

giovedì 11 ottobre 2018

PERMESSI LEGGE 104, SI PUO' UTILIZZARE PER FARE LA SPESA

Ben venga la caccia ai cosiddetti furbetti della "104", ossia quella legge che permette di usufruire, secondo quanto previsto dalla normativa di tre giorni al mese di congedo, regolarmente retribuiti coperti da contribuzione figurativa, anche in maniera continuativa, per poter assistere i propri congiunti affetti da gravi forme di disabilità.  Purtroppo sempre più frequentemente le cronache portano alla ribalta casi di “centoquattristi” che in  realtà utilizzano i suddetti congedi, come giorni di ferie extra, per vacanze e attività personali che nulla hanno a che fare con l'assistenza a disabili, mentre in alcune circostanze, quelle di vera sofferenza, capita che i tre giorni non bastano neanche. Un malcostume tutto italiano, sempre difficile da estirpare, al cui debellamento a volte contribuisce il voyeurismo fotografico dei social che permette di incastrare i furbetti, anche grazie alle fotografie delle malefatte, “inconsapevolmente” postate sui social network, che si trasformano in un vero e proprio boomerang. E negli ultimi anni, con il crescere del ricorso a questo tipo di permessi sono aumentati in maniera esponenziale anche i casi di abusi perpetrati. Chi abusa dei permessi e della Legge 104 può essere licenziato per giusta causa dal datore di lavoro anche se non configura un reato. Lo ha confermato in svariate circostanze la Corte di Cassazione con diverse sentenze. Chi usufruisce della 104 per assistere un familiare disabile può svolgere però anche una serie di commissioni fuori casa, se strettamente connesse all’attività di assistenza.  A stabilirlo è stata la Corte di Cassazione con una recente sentenza, la numero 23891/2018, dello scorso 2 ottobre, in cui è stata chiamata a pronunciarsi a proposito di un lavoratore, che era stato licenziato, per aver fatto la spesa "nell'orario di fruizione del permesso" e "che poi aveva portato a casa della madre, convivente con la sorella", entrambe disabili. La Suprema Corte, nel suo pronunciamento, ha infine "dato conto dell'insussistenza dell'addebito contestato al lavoratore attraverso la ricostruzione delle incombenze svolte" perché "l'assistenza" va intesa "in una eccezione più ampia". In poche parole, se non c’è scopo personale nell’utilizzo dei permessi, non c’è abuso di diritto. (S.B.)

martedì 9 ottobre 2018

FONDO COMETA: VALORE QUOTA MESE DI SETTEMBRE 2018


Nonostante le turbolenze connesse all'inversione della politica monetaria europea, nonostante l'evoluzione del tasso di cambio  e delle quotazioni petrolifere, nonostante il protezionismo, le tensioni geo-politiche ed il quadro politico del nostro paese, tutti i comparti del fondo Cometa fanno registrare nel mese di settembre un rimbalzo positivo, dopo l'arretramento del mese di agosto scorso. (s.b.)

martedì 2 ottobre 2018

APP COMETA, UTILISSIMA!!! SCARICALA E CON UN CLICK POTRAI GESTIRE LA TUA POSIZIONE CON SEMPLICITA'

L’app del Fondo Cometa è ora disponibile. Realizzata dal nuovo Service del Fondo, la puoi scaricare sul tuo smartphone o device sia con sistema operativo iOS (se disponi di un device Apple) sia Android.
Di seguito, ti spieghiamo più nel dettaglio come può esserti utile e come scaricarla.
https://www.cometafondonews.it/benvenuta-app-di-cometa/

L’app del Fondo Cometa è ora disponibile. Realizzata dal nuovo Service del Fondo, la puoi scaricare sul tuo smartphone o device sia con sistema operativo iOS (se disponi di un device Apple) sia Android.

Funzionalità:
Gestione dei dati anagrafici e del profilo
Controllo della posizione individuale in Cometa (aggiornata a maggio 2018)
Verifica della posizione contributiva e delle pratiche in essere
Accesso alla documentazione per comunicare con il Fondo
Accesso alle informazioni per richiedere un anticipo
Visione della lista dei beneficiari
Contatti di Cometa
Recupero e modifica della password
Aggiornamento di recapiti e contatti
Abilitazione o disabilitazione delle comunicazioni online
Al momento non è ancora possibile, attraverso la app, modificare il proprio comparto o la percentuale di versamento, funzionalità che potrebbero però essere disponibili prossimamente.

Come scaricarla
Scaricare la app del Fondo Cometa richiede solo alcuni semplici passaggi, sia che tu abbia un device Android o iOS.

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lunedì 1 ottobre 2018

LA SPOON RIVER DELL'ELETTRODOMESTICO ITALIANO



La cessione di Candy ai cinesi dell’Haier, il maggior gruppo al mondo per la produzione di elettrodomestici, non è che l’ultimo passo di quella che può ormai considerarsi l’ex industria italiana del “bianco”. Sul comparto made in Italy, che ha visto in passato tra i protagonisti personaggi del calibro di Giovanni Borghi, il “cumenda” patron dell’Ignis, acquisita prima da Philips e ora sotto l’ala di Whirlpool, Lino Zanussi dell’omonima azienda, passata negli anni ’80 agli svedesi di Electrolux, Vittorio Merloni anche presidente di Confindustria, con la sua Merloni Elettrodomestici e poi Indesit Company, ceduta a Whirlpool e Peppino Fumagalli fondatore della Candy, non sventola più il tricolore e parla straniero. Un comparto in grado di caratterizzare il boom economico italiano degli anni post bellici, che storicamente ha garantito un significativo contributo al saldo commerciale del paese e che comunque rappresenta il secondo in Italia in quanto lavoratori occupati. Già nel 2017 la produzione in Italia di elettrodomestici, secondo il Ceced Italia (oggi Applia),l'associazione che raggruppa i produttori di apparecchi domestici e professionali, era calata del 9,5%,scendendo sotto la soglia psicologica dei 10 milioni di unità prodotte. Per quanto inattesa, la cessione del gruppo di Brugherio, si poteva ipotizzare, Candy appariva troppo piccola, com’era accaduto nel 2014 a Indesit, in un settore caratterizzato da player globali e dalle grandi risorse finanziarie. D’altro canto Haier trova la sua testa di ponte per espandersi nel vecchio Continente.
“Pesce grosso mangia pesce piccolo”, questa la dinamica che da sempre anima il comparto del “bianco”. Un processo di concentrazione a livello prettamente orizzontale,ossia tra imprese concorrenti. La sopravvivenza dei produttori minori, può durare finché dura la loro redditività e questa in un mondo di competitori globali, è difficile da mantenere nel tempo, dove i margini di profitto, sono esigui per natura in un settore a basso valore aggiunto. Quello che è capitato a Candy, ma che nel 2014 era successo all’Indesit Company, acquisita dall’americana Whirlpool, è un fenomeno dunque insito nello stesso DNA del settore.  Paradossalmente l'Indesit, era rimasta invischiata in quella politica di “merger & acquisition”, che proprio l’holding fabrianese del bianco, allora Merloni Elettrodomestici, contribuì ad accelerare fortemente nel 1987 con l'acquisizione dell’Indesit, per cinquanta miliardi delle vecchie lire, che era in amministrazione straordinaria in base alla legge Prodi. La Merloni all’epoca era il principale concorrente in Italia dell’Indesit stessa.

Inizialmente il mercato degli elettrodomestici bianchi in Europa si caratterizzò più come un’aggregazione di diversi mercati nazionali che come un vasto mercato omogeneo come negli Stati Uniti. La rapida crescita della domanda di elettrodomestici bianchi a livello europeo per circa venti anni dopo la Seconda guerra Mondiale finì all’inizio degli anni Settanta. Già nel 1972 il livello della saturazione dei mercati aveva raggiunto l’80% per i frigoriferi e il 70% per le lavatrici, mentre le lavastoviglie presentavano ancora buone prospettive di crescita. Di conseguenza, il peso della domanda di sostituzione rispetto alla domanda di primo acquisto aumentò in tutti i principali segmenti, al punto che alla fine degli anni ’80 in media il 90% dei frigoriferi e l’80% delle lavatrici erano acquistati per sostituire prodotti ormai datati.

L’ingresso nella fase di maturità e l’eccesso di capacità produttiva installata rispetto alla domanda portarono a un incremento della competizione sul fronte dei prezzi e guidarono l’avvio di un processo di concentrazione che caratterizzò in modo crescente la struttura del settore. I maggiori produttori nazionali progressivamente erosero quota di mercato alle imprese di minori dimensioni dando via a un processo di fusioni e acquisizioni che ben presto travalicò i confini nazionali. Il consolidamento internazionale del settore ebbe inizio nel corso degli anni ’70 e si affermò alla fine degli anni ’80. Alcune delle principali operazioni in questo periodo riguardarono l’italiana Zanussi, che divenne dapprima il primo produttore europeo come capacità produttiva installata attraverso acquisizioni sul mercato nazionale e l’alleanza con AEG-Telefunken, e che venne poi a sua volte acquisita nel 1984 dal gruppo svedese Electrolux; l’olandese Philips che acquisì l’italiana Ignis; le tedesche Bosch e Siemens, che si fusero nel 1972 dando vita a un gruppo capace di coprire l’intera gamma del bianco. Il trend verso la concentrazione nella struttura del settore, come detto, fa parte del suo stesso dna, mentre nel 1970, 400 imprese produttrici (di cui 200 italiane), si spartivano il 70% del mercato europeo, nel decennio successivo erano 150 e appena 15 negli anni ’90, nel 2000 solo 9 imprese controllavano l’84% di un mercato che aveva raggiunto un volume di produzione di 60 milioni di unità annue, pari al 25% della produzione mondiale. Nonostante centinaia d’imprese fossero scomparse nel processo di razionalizzazione, continuavano a sopravvivere decine di marchi differenti attraverso i quali le stesse imprese erano solite operare quando erano ancora in vita.

Nel 2000 il maggiore produttore a livello europeo era Bosch-Siemens, con una quota di mercato del 17,6%, seguito da Electrolux con il 15,5%, Merloni (oggi Indesit Company), con il 10% e Whirlpool con il 9,4%. Nella fascia più alta del mercato si ponevano imprese che offrivano una linea completa di elettrodomestici come la tedesca Bosch-Siemens e la svedese Miele, oltre ad alcuni produttori specializzati in alcune linee specifiche, come la tedesca Guggenau o l’italiana SMEG. Nella fascia intermedia del mercato competevano invece produttori come la svedese Electrolux-Zanussi, la divisione europea della Whirlpool, le italiane Merloni e Candy o la francese Thompson-Brandt. La fascia più bassa del mercato era invece servita da numerose imprese che offrivano prodotti a basso costo a un mercato di massa. Recentemente in questa fascia erano entrate anche imprese produttrici dell’Europa Orientale. Lo scenario attuale continentale, vede primeggiare la Bosch Siemens, con la Whirlpool, che pur non essendo stata in grado di far fruttare, in termini di quote di mercato l’acquisizione di Indesit, al secondo posto e poi Electrolux. Nuovi attori del mercato Emea dei beni bianchi, hanno gli occhi a mandorla e vengono dalla Corea e sono Lg e Samsung, mentre in forte ascesa sono i turchi della Beko del gruppo Koc - Arcelik, che sta scalando gli impervi sentieri dello stagnante mercato europeo. La chiavi del successo che permettono loro di erodere quote di mercato agli altri player, vanno ricercate nell’ottimo rapporto qualità – prezzo, senza dimenticare la debolezza della lira turca, la cui perdita di valore rispetto all’euro, favorisce l’export e infine il costo del lavoro più basso rispetto alle fabbriche dell’ovest Europa, ma questa ormai, per noi è storia purtroppo vecchia e annosa.(s.b.)