(Un momento della firma dell'accordo al Ministero) |
Nella serata inoltrata di giovedì 25 ottobre, dopo un tour de
force durato quasi dodici ore, presso la sede romana del Ministero dello
Sviluppo Economico, si è arrivati alla firma dell’ipotesi di accordo sul piano
industriale della Whirlpool per il prossimo triennio 2019-2021. Whirlpool s’impegna
a sviluppare un piano industriale che completi il percorso di consolidamento e
rafforzamento dei siti produttivi in Italia già avviato con il piano 2015-2018,
a perseguire una strategia sostenibile per l’Italia, a pianificare nuovi ed efficaci
investimenti pari a 250 milioni di euro in attività d’innovazione di prodotto, processo e ricerca e sviluppo.
L’accordo scongiura l’ipotesi di 792 esuberi (623 nella produzione
e 169 negli uffici centrali) di cui cinquanta
a Melano e sessantacinque nelle sedi
impiegatizie della città della carta, ed è stato ottenuto, grazie alla
concessione della cassa integrazione straordinaria da parte del governo rispetto
alla scadenza del 31 dicembre prossimo, limite posto dal d.lgs. 148/2015. Si era giunti a un bivio, o esuberi o nuova cassa
integrazione subordinata però alla modifica del piano industriale, presentato
lo scorso 17 maggio, che azzerasse gli esuberi, anche mediante la rilocazione
di produzioni provenienti da altre fabbriche oltre Italia. Una situazione,
quella ottenuta per nulla scontata comunque, visto che alcuni segnali sulle
condizioni di salute della regione Emea della Whirlpool, con la perdita di
quote di mercato e il conseguente calo dei volumi produttivi che sono arrivati
nei mesi scorsi destava preoccupazione e incertezza, nonostante la speranza di
arrivare a una positiva soluzione della vertenza. Nell’ipotesi di accordo
raggiunta al Ministero, si riconferma, così come sancito dal precedente piano
industriale per quello che riguarda lo stabilimento di Melano, snodo centrale nella geografia produttiva della multinazionale americana, essendo riconfermato come unico hub EMEA
per la produzione di tutta la gamma di piani cottura Whirlpool, e il driver di
crescita sarà principalmente quello dei piani a induzione mediante il lancio di
una nuova piattaforma e dall’ultimazione dell’integrazione delle piattaforme
gas Indesit e Whirlpool e di un ulteriore nuovo prodotto, il tutto sostenuto da
un investimento di 24 milioni di euro su processo, prodotto e ricerca e
sviluppo. Insomma, quanto previsto dall’Italy Master Plan 2015 - 2018, ossia il
“sogno” della “model factory” Melano, la fabbrica modello, “verticalmente
integrata” ossia in grado di realizzare un piano cottura, partendo da un
foglio di lamiera, fino al prodotto imballato, pronto a essere commercializzato
sul mercato, è realtà ormai da diversi mesi. Una capacità produttiva però mai a
piena sfruttata nel plant della frazione di Fabriano, ben lontana da 2,3
milioni di pezzi ipotizzati all’epoca della stesura del piano precedente, che
comportano dopo aver assorbito gli esuberi strutturali dell’accordo precedente,
comunque cinquanta esuberi, determinati dal summenzionato calo di vendite nei
mercati di riferimento, facendo si che la cassa integrazione nell'anno in corso, sia diventata un appuntamento fisso per i lavoratori. Ora una volta superate definitivamente le difficoltà
incontrate nel processo d’integrazione tra Indesit e Whirlpool sia a livello di
portafoglio marchi, sia a livello d’integrazione dei processi di distribuzione,
che nella creazione della nuova struttura, che ne ha impedito di raggiungere
gli obiettivi di crescita previsti, si spera che il vento del mercato possa
spirare a favore delle vele della Whirlpool, facendole recuperare le perdite di
quote di mercato, fatte registrare nei trimestri precedenti.Così come previsto dall'accordo, oltre alle previste verifiche semestrali a livello ministeriale, si svolgeranno a livello trimestrale quelle territoriali, come del resto previsto precedentemente. (s.b.)