Con la recente pubblicazione del DECRETO-LEGGE 16 ottobre 2017, n.148, la restituzione dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, il cui versamento è stato sospeso a decorrere dagli eventi sismici di agosto e ottobre 2016, fino a settembre 2017, è prevista a partire da maggio 2018, anche mediante rateizzazione, e comunque fino ad un massimo di 24 rate mensili, sarà poi l’INPS, con apposita circolare, a fornire indicazioni rispetto alle modalità di restituzione.
Per quanto concerne invece la sospensione IRPEF, la così detta “busta paga pesante”, stando alla normativa tutt’ora in vigore, la sospensione terminerà il prossimo 31 dicembre 2017 e la restituzione inizierà a febbraio 2018 e dovrà avvenire con un massimo di 9 rate mensili (sulla restituzione dell’IRPEF non versata potrà comunque intervenire il Ministro Dell’Economia e delle Finanze con proprio Decreto da adottarsi entro il 30 novembre 2017).
Così come per i contributi, il sindacato ha fortemente chiesto che il governo intervenga per sanare un'evidente ingiustizia spostando in avanti l’inizio della restituzione e aumentando almeno fino a 18 le rate della restituzione.
Ricordiamo che nei Comuni di Ascoli Piceno, Fabriano e Macerata nelle Marche, Spoleto in Umbria, Rieti nel Lazio e Teramo in Abruzzo, la sospensione delle ritenute alla fonte da parte dei sostituti d'imposta si applica, così come previsto dal decreto 189/2016, limitatamente ai singoli soggetti direttamente danneggiati, mentre per gli abitanti degli altri comuni del cosidetto "cratere sismico", la richiesta è svincolata dall'avere subito danni diretti.
Per quanto concerne invece la sospensione IRPEF, la così detta “busta paga pesante”, stando alla normativa tutt’ora in vigore, la sospensione terminerà il prossimo 31 dicembre 2017 e la restituzione inizierà a febbraio 2018 e dovrà avvenire con un massimo di 9 rate mensili (sulla restituzione dell’IRPEF non versata potrà comunque intervenire il Ministro Dell’Economia e delle Finanze con proprio Decreto da adottarsi entro il 30 novembre 2017).
Così come per i contributi, il sindacato ha fortemente chiesto che il governo intervenga per sanare un'evidente ingiustizia spostando in avanti l’inizio della restituzione e aumentando almeno fino a 18 le rate della restituzione.
Ricordiamo che nei Comuni di Ascoli Piceno, Fabriano e Macerata nelle Marche, Spoleto in Umbria, Rieti nel Lazio e Teramo in Abruzzo, la sospensione delle ritenute alla fonte da parte dei sostituti d'imposta si applica, così come previsto dal decreto 189/2016, limitatamente ai singoli soggetti direttamente danneggiati, mentre per gli abitanti degli altri comuni del cosidetto "cratere sismico", la richiesta è svincolata dall'avere subito danni diretti.
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