Scade il prossimo 1 marzo il termine per la presentazione della domanda per il riconoscimento dello svolgimento dei lavori cosiddetti usuranti. L’ INPS, con il messaggio n. 876 del 15 gennaio 2013,, ha precisato quali sono le condizioni di accesso alla pensione anticipata per lavoro usurante e le modalità per presentare la domanda per il riconoscimento.
Quali sono i lavori usuranti
Per prima cosa è bene ricordare quali lavori siano considerati usuranti e quindi meritevoli di maggior tutela.
- Lavori in galleria, cava o miniera. In sostanza, tutte le mansioni svolte in sotterraneo con carattere di prevalenza e continuità.
- Mansioni svolte dagli addetti alle cave per l’estrazione e la lavorazione di pietra e materiali ornamentali.
- Lavori in cassoni di aria compressa.
- Lavori svolti dai palombari.
- Lavori svolti ad alte temperature: addetti alle fonderie, i refrattaristi, addetti ad operazioni di colata manuale.
- Lavorazione del vetro cavo.
- Lavori da svolgere in spazi ristretti, in particolare attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale. Lavori svolti all’interno di spazi come intercapedini, pozzetti, doppi fondi.
- Lavori di asportazione dell’amianto.
- Lavori da svolgere di notte, anche seguendo dei turni.
- Lavoratori alla “linea catena”: lavoratori impegnati in un processo produttivo in serie, con ripetizione costante dello stesso ciclo lavorativo.
- Conducenti di veicoli pesanti, adibiti a servizi pubblici di trasporto.
Requisiti per la pensione lavoro usurante
Questi lavoratori possono accedere alla pensione se risultano in possesso di un’anzianità contributiva non inferiore ai 35 anni; in caso di dipendenti di almeno 61 anni di età e 3 mesi, se autonomi 62 anni e 3 mesi.
Leggermente diversa la situazione per i lavoratori notturni, coloro che svolgono mansioni seguendo turni di notte, per un numero di giorni compreso tra 64 e 71. Possono procedere alla domanda di pensione i lavoratori notturni che abbiano maturato 35 anni di contributi; se dipendenti 63 anni di età e 3 mesi, se autonomi 64 anni e 3 mesi. Nel caso in cui i giorni lavorativi annuali siano, invece, tra 72 e 77 gli anni di contributi previsti per la pensione di lavoro usurante sono sempre 35, ma cambiano l’età previste: se dipendenti saranno sufficienti 62 anni, se autonomi 63 e 3 mesi.
La domanda per il riconoscimento del lavoro usurante e del conseguente beneficio pensionistico deve essere presentata entro il 1 marzo rivolgendosi al patronato INAS-CISL.
Nessun commento:
Posta un commento