Nel primo trimestre del 2023 i fondi complementari tornano a vincere il derby delle pensioni con il TFR, benchmark e pesante onnipresente pietra di paragone. Dopo un 2022 nel quale la liquidazione lasciata in azienda si era rivalutata, quasi del 10%, per la precisione del 9,97% lordo (8,2% netto) a causa dell'elevata inflazione, mentre la previdenza complementare aveva perso pesantemente, facendo registrare performance negative, decisamente peggiore anno della loro storia. I comparti erano tutti con il segno negativo, anche quelli garantiti, che dovrebbero proteggere il capitale.
L' impennata del caro vita, ha esaltato la rivalutazione come detto del TFR che si è preso una bella rivincita sui fondi pensione, dopo magre figure, quasi continuative negli ultimi 20 anni.
A marzo l'indice dei prezzi al consumo, che si utilizza per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto, è stato inferiore a quello di dicembre 2022, evento raro che si riverbera anche sulla rivalutazione del trattamento di fine rapporto. Questo evento ha visto il TFR rivalutarsi solo con il tasso fisso pari allo 0,375 %. La rivalutazione, in base all'articolo 2120 del codice civile, prevede che alla fine di ogni anno la quota di TFR accantonata in azienda deve essere incrementata in maniera composta, ossia mediante l'applicazione di un tasso costituito dal 1,5% in misura fissa e del 75 % dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo secondo quanto accertato dall'Istat rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente. Essendo quindi l'indice Istat per marzo 2023, pari a 118 inferiore come detto a dicembre 2022 la differenza in percentuale di marzo 2023 rispetto a dicembre 2022 su cui si calcola il 75 % è pari a zero. Per cui il 75 % è zero. Resta invece il tasso fisso del 1,5 % su base annua che a marzo è pari per tre mensilità allo 0,375 % che costituisce il tasso di rivalutazione del TFR nel primo trimestre del 2023. Un'inflazione frenata anche per la gelata monetaria delle banche centrali, con la raffica di rialzi dei tassi in funzione proprio antinflattiva, ed anche per il ribasso dei prezzi dell'energia.
E i cinque comparti di Cometa hanno fatto registrare quindi: Monetario Plus: +0,59 %; Tfr Silente: +1,73 %; Sicurezza 2020: +1,89 %; Reddito: +2,05 % , Crescita: +3,43 %.
L'avvio del 2023, fa ben sperare dopo l'anno orribile del 2022, speriamo irripetibile per la previdenza complementare. (s.b.)