Il Covid19, come noto ha messo a dura prova anche la previdenza complementare. La crisi innescata dall'emergenza sanitaria del coronavirus, con le turbolenze generate sui mercati finanziari e le incertezze sulle prospettive economiche, ha determinato nei mesi scorsi dei cali sia sui titoli di stato, sia sui listini azionari, in modo tale da riverberarsi sui rendimenti dei comparti del fondo di previdenza complementare dei metalmeccanici italiani. Ad ogni modo i comparti a maggior componente azionaria, come reddito e crescita fanno registrare a maggio, per il secondo mese consecutivo, un andamento positivo, continuando a limare le perdite fatte registrare nel momento più buio del mese di marzo. Ad ogni modo, vale sempre la pena ricordare che le performance, vanno sempre valutate su orizzonti temporali medio lunghi, che sono i più appropriati per questa tipologia di investimenti. L'unico errore da fare in questi momenti è quello di seguire le emozioni dominate dalla paura, prendendo delle decisioni precipitose, come ad esempio il cambio del comparto, verso uno garantito, o una richiesta di anticipazione (a meno che non ci sia un'esigenza irrimandabile), che potrebbero portare ad una cristallizzazione delle perdite e magari impedire di beneficiare della crescita nella fase di ripresa. Perchè come insegna la storia, anche in passato ai peggiori crolli della borsa, sono seguiti periodi di crescita e ripresa dei mercati, che hanno permesso sempre di compensare abbondantemente le perdite. (s.b.)
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