(Le aliquote Irpef attualmente in vigore) |
Una delle caselle più importanti del gioco dell’oca del
fisco, appena scattato con la campagna del 730/2018, è sicuramente quella
dell’Irpef. Nel bestiario italiano delle tasse, tra imposte, balzelli, alcune delle quali curiose, altre controverse, assurde e di dubbia applicazione, sono ogni anno circa 200 quelle previste dalla nostra legislazione, il peso più corposo e importante è quello dell’Irpef (oltre il 33%), il cui
acronimo sta per Imposte sul Reddito delle Persone Fisiche. Nonostante che
nella recente campagna elettorale, si sia parlato di “flat tax”, un’unica
aliquota uguale per tutti, le aliquote attuali, sono in vigore dal 1° gennaio
2007, e stabilite dalla legge finanziaria approvata il 27 dicembre 2006. Ma
vediamo un po’ di storia di quella che è una delle cose più odiate da noi
italiani, pagare le tasse. L’articolo cinquantatré della costituzione prevede
che: “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro
capacità contributiva”.
L’Irpef entrò in vigore nel lontano 1974, quando a guidare il governo,
c’era un certo Andreotti. E facendo rabbrividire i cultori odierni della flat
tax, c’erano qualcosa come trentadue aliquote progressive, che andavano da un
prelievo del 10% per redditi fino a due milioni di vecchie lire, fino al 72%
per redditi che andavano oltre 500 milioni di lire all’anno. Quindici anni
dopo, sotto i governi Fanfani e Spadolini le aliquote, furono ridotte a nove,
con un prelievo che andava dal 18% al 65%. Nel 1989 con Goria e De Mita le
aliquote furono ridotte a sette, con un prelievo che andava dal 10% al 50%.
Oggi come detto, dopo anche altre variazioni intercorse negli anni, sono cinque
le aliquote che vanno dal 23% per redditi fino a 15.000,00 euro al 43% per
redditi superiori a 75.000,00 euro. Ad
ogni modo, da una rapida e sommaria lettura, si evince come l’Irpef, sia andata
diminuendo per i redditi alti e ad aumentare per quelli bassi. (s.b.)
"Nel mondo non c'è nulla di sicuro,
tranne la morte e le tasse"
(Beniamin Franklin)
Nessun commento:
Posta un commento