venerdì 10 dicembre 2010

INDESIT: ACCORDO "INNOVATIVO"

In totale sono 510 i lavoratori coinvolti.
Tutto trasferito a Fabriano e Caserta
La produzione dei due siti Indesit di Refrontolo (Treviso) e quella di Brembate (Bergamo) e «cesserà ad aprile, per essere trasferita rispettivamente a Fabriano e Caserta; tuttavia i 510 lavoratori coinvolti,  non saranno licenziati, ma verranno inseriti in un piano di ricollocazione, con l'unica eccezione di chi aderirà alla mobilità incentivata volontaria (l'incentivo massimo è di 25.000 euro) o finalizzata al raggiungimento della pensione (l'incentivo garantisce la retribuzione netta per la durata della mobilità)».
La firma dell'accordo. Il testo dell'accordo, firmato da Indesit e i sindacati, "ridisegna l'assetto della presenza industriale" dell'azienda in Italia, con l'impegno del gruppo "a tutelare i 510 lavoratori coinvolti dal riassetto attraverso un ampio e innovativo piano sociale". La firma è stata raggiunta, al ministero dello Sviluppo Economico, alla presenza dei rappresentanti del dicastero di Via Veneto, di quello del Lavoro, delle Regioni Lombardia e Veneto, delle Provincie di Bergamo e Treviso, delle Unioni Industriali di Bergamo e Treviso.
In merito all'«accordo tra azienda e organizzazioni sindacali» siglato  «c’è soddisfazione che gli sforzi congiunti di azienda, sindacato e istituzioni abbiano permesso di individuare una soluzione condivisa e innovativa». L'operazione rappresenta un impegno importante per Indesit sia sotto il profilo industriale di scelta di centralità dell'Italia che, in linea con la storia dell'azienda, della responsabilità sociale.
Il Piano Italia, «prevede l'accorpamento nei poli di Caserta e Fabriano (nel mese di aprile 2011) delle produzioni di lavabiancheria a carica dall'alto e prodotti speciali di cottura, oggi a Brembate (Bergamo) e Refrontolo (Treviso), e investimenti in Italia per 120 milioni di euro, destinati all'innovazione di prodotto e di processo, diretti soprattutto a focalizzare la missione degli stabilimenti italiani del Gruppo su produzioni ad alto contenuto tecnologico. Il Piano conferma altresì la centralità dell'Italia sul fronte della ricerca, dell'innovazione, e dello sviluppo di prodotto».
Per la tutela dei lavoratori coinvolti, «le parti hanno concordato di dare seguito al percorso positivo, avviato nel mese di settembre dall'advisor individuato dalla Società che ha già prodotto manifestazioni di interesse formali per il ricollocamento di buona parte dei lavoratori interessati, con assunzioni incentivate da parte di aziende terze interessate o legate a progetti di reindustrializzazione dei siti». A riguardo, «è prevista l'istituzione di appositi Comitati Tecnici a livello regionale compartecipati Azienda-Sindacato-Istituzioni che dovranno essere operativi per tutto il periodo coperto dagli ammortizzatori sociali e che avranno il compito di gestire e sviluppare il processo di reindustrializzazione dei siti avviato, favorendo l'ingresso di aziende terze in grado di assumere lavoratori in uscita, e di ricollocamento incentivato dei lavoratori presso altre aziende (che potranno assumere il lavoratore a tempo indeterminato a costo zero per i primi 12-18 mesi)». Inoltre, l'azienda «garantisce un incentivo per coloro che sceglieranno l'esodo volontario e si impegna, al termine del periodo di attivazione degli ammortizzatori sociali, ad offrire soluzioni alternative per tutti i lavoratori che non avranno ricevuto un'offerta di lavoro».

"Si tratta di un accordo innovativo che coniuga le problematiche di competitivita' dell'impresa, la realizzazione e valorizzazione degli investimenti necessari per offrire prospettive ad un settore produttivo messo alla prova sia dalla crisi economica che dalla competizione internazionale con quelle di tutela delle persone". Cosi' Anna Trovo', segretario nazionale della Fim Cisl sull'intesa per la Indesit. "L'accordo non si limita a definire misure temporanee di assistenza e sostegno al reddito - continua Trovo' - ma si pone l' obiettivo ambizioso di dare risposte occupazionali a tutti i lavoratori oggi occupati negli stabilimenti di Bergamo e Treviso. Forte e' la responsabilizzazione di Indesit sia nel reperimento delle offerte di lavoro sia nell'incentivazione delle aziende che assumeranno il personale, sia nella ricerca ed agevolazione di soggetti disponibili ad insediare attivita' che diano continuita' produttiva ed occupazionale alle aree". "L'accordo che esprime un alto livello di responsabilita' sociale delle parti che lo hanno sottoscritto - conclude Trovo' - verra' sottoposto al giudizio dei lavoratori nei prossimi giorni".
Ora il testo dell'accordo firmato, "sara' sottoposto al giudizio dei lavoratori dell'azienda attraverso un referendum. Successivamente, l'accordo, per diventare operativo, dovra' essere firmato dal ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani e dal ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi”.

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