lunedì 21 febbraio 2022

MASSIMALI AMMORTIZZATORI SOCIALI INPS 2022

Domanda disoccupazione 2022, la circolare dell'INPS n. 26 del 16 febbraio 2022 aggiorna i massimali e le retribuzioni di riferimento per il calcolo dell'importo. Nuovi importi per le indennità di disoccupazione Naspi, DIS-COLL e ALAS, agricola, nonché per assegni e trattamenti di integrazione salariale. 

Gli importi indicati nella circolare dell’INPS n. 26 del 16 febbraio 2022 sono il riferimento per l’erogazione dei trattamenti a partire dal 1° gennaio 2022.

Da gennaio chi è sospeso dal lavoro grazie all'ammortizzatore avrà l'80% della retribuzione fino a un massimale di 1.222,51 euro lordi al mese pari a 1.151,12 euro netti. L'aumento lordo rispetto all'anno scorso è di poco più di 22 euro al mese.

È quanto emerge da una circolare dell'Inps che ricorda come quest'anno scatti la soglia limite unica per cui ci saranno vantaggi rispetto all'anno scorso per coloro che rientravano nella soglia più bassa ora abolita. Da quest'anno - si legge - per i trattamenti relativi a periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa decorrenti dal 1° gennaio 2022, è stabilito "il superamento dei previsti due massimali per fasce retributive attraverso l'introduzione di un unico massimale - il più alto - annualmente rivalutato secondo il suddetto indice Istat, che prescinde dalla retribuzione mensile di riferimento dei lavoratori".

Massimali e legge di Bilancio

Il superamento dei due massimali è stato previsto dalla legge di Bilancio che con la riforma degli ammortizzatori sociali ha anche ridotto da 90 a 30 giorni l'anzianità minima di effettivo lavoro che i lavoratori devono possedere per poter beneficiare dell'integrazione.


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giovedì 10 febbraio 2022

FONDO COMETA: VALORE QUOTA GENNAIO 2022


Dopo gli ottimi risultati del 2021, a proposito proprio in questi giorni il Consiglio di Amministrazione di Cometa ha ratificato i rendimenti annuali dei comparti del Fondo per lo scorso anno, la partenza del 2022 è con il freno a mano tirato. A farla da padrone la grande volatilità, derivante dalla fluttuazione dei prezzi delle azioni e delle obbligazioni. Le tensioni geopolitiche in atto in Ucraina, la politica monetaria della Fed americana ed anche l'incertezza per le elezioni del Presidente della Repubblica in casa nostra, hanno generato molti timori, Ma niente paura, questi prodotti, infatti come detto tante volte, vanno valutati con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, e le oscillazioni positive e negative, sono fisiologiche, come insegna il 2020 con l'impatto del Covid, e poi con un grande recupero dei rendimenti.

sabato 5 febbraio 2022

Quota 102, opzione donna e ape sociale: le novità sulle pensioni

Quota 102, ape sociale, opzione donna: sono queste le formule pensionistiche per cui la legge di bilancio ha previsto le maggiori novità. Vediamole nel dettaglio.

Quota 102

Per accedere alla pensione con quota 102, il lavoratore dovrà aver compiuto almeno 64 anni di età e maturato almeno 38 anni di contributi entro il 31 dicembre del 2022.

È questa la novità principale, mentre restano validi gli altri requisiti già previsti per quota 100, tra cui l’essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria Inps (Fondo pensione lavoratori dipendenti e gestioni speciali dei lavoratori autonomi) oppure a forme esclusive (ex Inpdap, ex Ipost, ex Ferrovie) o sostitutive (ex Enpals, ex fondi speciali Inps) della stessa, o alla gestione separata.

Ape sociale

L’ape sociale è prorogata per il 2022, ma per accedere a questa forma di accompagnamento alla pensione di vecchiaia ora non è più necessario aver terminato la Naspi da almeno 3 mesi: è sufficiente essere disoccupati e aver usufruito dell’indennità di disoccupazione.

Aumentano anche i tipi di attività gravose che danno diritto a ottenere l’ape: si sono aggiunte altre 8 categorie, ampliando così la platea di lavoratori che ora potranno lasciare un po’ prima il lavoro e, per gli addetti ad alcuni tipi di attività gravose, come edili, ceramisti, conduttori di impianti per la produzione di ceramica e terracotta, sarà possibile accedere all’ape sociale con soli 32 anni di contributi, invece che con 36 anni.

Anche quest’anno, inoltre, potranno chiedere l’ape sociale i caregiver che assistono un parente stretto, convivente, con handicap grave e i lavoratori con invalidità uguale o superiore al 74%.

Opzione donna

Confermata anche opzione donna: le lavoratrici che hanno maturato entro il 31 dicembre 2021 almeno 35 anni di contributi utili (cioè a esclusione di quelli ottenuti per disoccupazione o malattia) e 58 o 59 anni di età, a seconda che siano dipendenti o autonome, potranno scegliere di andare in pensione in anticipo, con il sistema di calcolo contributivo dell’importo.

Per scegliere la strada più giusta per ottenere la pensione, grazie a una valutazione professionale e attenta, rivolgiti alla sede Inas Cisl più vicina.


(FONTE: INASCISL.IT)