giovedì 27 settembre 2012

Dichiarazione del Segretario Nazionale Fim Cisl di
M.Bentivogli,
ILVA: la Fiom davanti ai cancelli a convincere i lavoratori a
tornare al lavoro, deve essere l’effetto dell’arruolamento di Romiti e
Della Valle”
La Fiom, da questa mattina, invita, con pessimi risultati, i lavoratori a non
scioperare, davanti alla portineria A e ora ci chiede ufficialmente di sospendere gli
scioperi. Deve essere l’effetto dell’arruolamento di Romiti e Della Valle nella vicenda Fiat.
La Fiom ha perso la testa, ci chiede di fare un assemblea con i lavoratori di cui ha
boicottato l’organizzazione fino a questa mattina e nonostante i nostri ripetuti inviti. La
Fiom è l’ultima organizzazione in Ilva e negli ultimi giorni perde iscritti e prende fischi
ovunque. Negli anni’70 i padroni chiamavano gli squadristi davanti ai cancelli per impedire
la partecipazione agli scioperi. La Fiom non ha voluto organizzare nessuna assemblea, ne
con noi ne da sola. Gli iscritti alla Fiom stanno scioperando con noi.
Landini ha usato parole pesanti quando noi non abbiamo aderito ai suoi scioperi,
oggi si dovrebbe beccare del “krumiro” e beccarsi un art.28 per condotta antisidacale ma
siamo abituati a rispettare le scelte diverse dalle nostre. La verità è che lo sciopero
disturba il suo convegno organizzato a Taranto e che la Fiom è più concentrata sulle
primarie del centrosinistra che sui drammi della deindustrializzazione del Paese. La
favoletta che siamo contro la magistratura non tiene più e in queste ore stiamo
incontrando la Procura di Taranto.
Oggi a Taranto, domani in tutta Italia, sciopera tutto il Gruppo Ilva, la Fiom lasci
perdere la politica torni a lottare e contrattare con noi.
ROMA, 27 settembre 2012 Ufficio Stampa Fim Cisl

Oltre il rigore, mobilitazione per lo sviluppo

 
«Ridurre le tasse tagliando la spesa pubblica, vendendo i beni demaniali e migliorando la produttività delle imprese». Così Raffaele Bonanni intervenuto alla mobilitazione regionale organizzata dalla Cisl Marche al Cinema Multiplex di Macerata. Per il Segretario generale della Cisl «abbassare la pressione fiscale sui redditi da lavoro e pensione non è solo una questione di giustizia sociale, ma è indispensabile per rafforzare i consumi e la domanda interna di beni e servizi rilanciando l’economia».
Più di 500 tra dirigenti, quadri e delegati della Cisl marchigiana hanno partecipato ad una mobilitazione incentrata su tre parole chiave: rigore, equità e sviluppo. Attraverso il racconto dei delegati Cisl è emerso il quadro di una Regione che forse più di altre sta subendo gli effetti della recessione.
«Assistiamo al moltiplicarsi delle crisi aziendali – ha affermato Marco Feracuti, Segretario generale della Cisl di Macerata – che quasi sempre si concludono con la chiusura delle aziende piuttosto che con la loro riconversione. Pezzi importanti di distretti industriali ne stanno uscendo frantumati». Parole confermate dai delegati chiamati in causa nei lavori della mattinata. Come quelli della Mediterranea, azienda di Matelica che produce pasta alimentare, che sta per chiudere lasciando sulla strada 70 dipendenti. Stessa sorte che sarebbe toccata ai lavoratori dell’ Auchan di Ancona, ai quali era stato prospettato il licenziamento e che solo grazie all’ intervento del sindacato hanno ottenuto un contratto di solidarietà di 2 anni.
D’altra parte i numeri sul mercato del lavoro marchigiano parlano chiaro. Il sistema manifatturiero è in piena emergenza. Nel triennio aprile – giugno è stato registrato un calo della produzione industriale del 5,2% e una diminuzione dei fatturati del 5,3%. La disoccupazione si attesta al livello record del 9,8%. Crolla anche l’edilizia, che fa registrare una perdita di almeno 5.000 addetti.
«Le peculiarità del sistema produttivo marchigiano fanno si che la crisi si manifesti sul nostro territorio in forme diverse e peggiori». Così Antonio Angelini, Segretario della Cisl Marche, secondo cui «servono soluzioni diversificate incentrate sulla produttività di sistema e quindi su politiche industriali, energetiche ed infrastrutturali». Temi che saranno presto oggetto di confronto conla Regione Marche.

Ma la crisi della produzione si ripercuote anche sui servizi pubblici. Sono 400 i posti letto in meno negli ospedali regionali, come effetto di un piano di riorganizzazione della sanità appena varato dalla Regione Marche. Non va meglio sul fronte dell’istruzione, dove in 3 anni si sono persi circa 80.000 posti di lavoro. Da qui una riflessione obbligata sulla necessità di una revisione della spesa pubblica, che per la Cisl non significa tagliare i servizi ma eliminare sprechi, corruzione e inefficienze, riducendo la frammentazione delle istituzioni pubbliche e riordinandone funzioni e competenze.

mercoledì 19 settembre 2012

RIPRESA LA TRATTATIVA PER IL RINNOVO DEL CCNL

Si è svolto oggi, tra Fim e Uilm da una parte e Federmeccanica e Assistal dall’altra, presso
la sede di Confindustria di Roma, il secondo incontro di trattativa per il rinnovo del CCNL
dell’industria metalmeccanica e dell’istallazione di impianti.
Dopo l’incontro svolto a luglio, di presentazione delle richieste da parte di Fim e Uilm,
nell’incontro odierno la Federmeccanica ha fornito primi commenti e risposte, sui punti
della “piattaforma”.
L’atteggiamento e le posizioni della Controparte risentono sia della delicata situazione
economica delle imprese, sia di considerazioni tattiche, tipiche delle fasi di avvio dei
negoziati.
E’ comunque positivo l’avvio concreto del negoziato per la prosecuzione del quale sono
state previste sia alcune riunioni, in sede di commissione, su cinque “macroargomenti”
(salario e istituti economici, orari e flessibilità, mercato del lavoro e apprendistato,
inquadramento e formazione, relazioni sindacali e bilateralità), sia una riunione di trattativa
“plenaria” per giovedì 4 ottobre, alle ore 11.00 sempre presso la Confindustria.

Fim-Uilm Nazionali

                                                                   
                                                                                                   Roma, 19 settembre 2012


martedì 18 settembre 2012

Bonus libri di testo: un aiuto per le famiglie

Bonus libri di testo: un aiuto per le famiglie
La Regione Marche ha emanato i criteri e gli indirizzi  per assicurare un sostegno alla spesa sostenuta dalle famiglie per l'istruzione per l'anno scolastico 2012/2013.

Sono ammessi ai suddetti benefici i genitori o chi rappresenta i minori, appartenenti a famiglie in possesso dei seguenti requisiti:
Ø  residenza nel Comune;
Ø  Indicatore Situazione Economica Equivalente ( ISEE ) non superiore ad € 10.632,94

Per l'individuazione dell'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) gli interessati dovranno compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (sulla base dei redditi percepiti nell'anno 2011-dichiarati nel  2012), con l'assistenza gratuita dei Centri di AssistenzaFiscale.


I moduli, compilati in ogni loro parte, dovranno essere consegnati ai servizi scolastici del Comune di residenza.
Si fa presente che ogni Comune delibera sulla data di scadenza.
Di seguito le scadenze dei Comuni principali per presentare la domanda:
Comune di Ancona dal 12 settembre al 5 Ottobre
Comune di Jesi entro il 28 settembre
Comune di Osimo entro il 29 settembre
Comune di Senigallia entro il 4 ottobre